cityfood
cityeventi
martedì 11 Novembre 2025

Tragica morte di Matilde Lorenzi: indagine e perizie aperti.

La comunità sportiva italiana è ancora scossa dalla tragica scomparsa di Matilde Lorenzi, talentuosa sciatrice deceduta il 28 ottobre 2024, a seguito di un incidente verificatosi durante un allenamento in val Senales, Alto Adige.

La Procura di Bolzano ha aperto un’indagine preliminare, iscrivendo nel registro degli indagati due figure chiave: il responsabile della sicurezza del comprensorio sciistico “Alpin Arena Senales”, con competenze estese a gestione piste e impianti di risalita, e l’allenatore incaricato della preparazione della pista di allenamento per slalom gigante, la Grawand G1, teatro della caduta fatale.
L’inchiesta, giunta a una fase cruciale dopo il febbraio 2025, è stata innescata da una dettagliata memoria presentata dai familiari della giovane atleta.

Tale documentazione include due perizie di particolare rilevanza: una consulenza medico-legale che contesta la correlazione diretta tra la caduta e il decesso, suggerendo che l’impatto contro un rilevato laterale della pista potrebbe aver contribuito in modo determinante al tragico epilogo.
La seconda perizia si concentra sull’analisi di possibili carenze nelle misure di sicurezza adottate, ipotizzando che interventi specifici, come la rimozione del cordolo rialzato, avrebbero potuto prevenire l’accaduto.

A completamento del quadro, la Procura federale Fisi ha concluso un’indagine, archiviata per mancanza di elementi che indichino condotte antisportive da parte di soggetti tesserati, escludendo quindi responsabilità di natura disciplinare all’interno del panorama agonistico.

Attualmente, è in corso un incidente probatorio, una procedura complessa che mira a chiarire in modo inequivocabile la dinamica dell’evento e a stabilire le relative responsabilità.

Questo processo si svolge in contraddittorio, ovvero con la partecipazione di tutte le parti coinvolte, compresi i familiari della Lorenzi e i due indagati, ciascuno assistito dai propri consulenti tecnici.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha designato due periti incaricati di valutare se la morte sia direttamente riconducibile alla caduta iniziale o all’impatto contro il margine della pista, e di accertare eventuali profili di colpa legati all’omissione nella rimozione del cordolo o alla carenza di adeguate misure di sicurezza.

L’obiettivo primario è ricostruire con precisione la sequenza degli eventi e determinare se la tragica conclusione sia derivata da una combinazione di fattori, tra cui possibili negligenze nella gestione della pista e nella predisposizione di protocolli di sicurezza adeguati, con l’intento di accertare la piena responsabilità dei soggetti coinvolti e fare luce sulla verità di questa dolorosa vicenda.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap