La comunità della Val Venosta è addolorata da una nuova, straziante perdita: il piccolo Leo, di soli quattro anni, è deceduto nell’ospedale di Bolzano, ponendo tragicamente fine a una corsa contro il tempo iniziata lunedì scorso.
Il suo incidente, avvenuto all’interno della piscina comunale “Curunes” di Curon, una struttura di recente apertura, ha scosso profondamente l’intera regione.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Dolomiten, il bambino era sprofondato in acqua e, prontamente soccorso, era stato sottoposto a manovre di rianimazione sul posto.
La gravità delle sue condizioni ha reso necessario il trasporto d’urgenza, tramite l’elisoccorso Pelikan 3, verso l’ospedale di Bolzano, dove, purtroppo, non è sopravvissuto.
La notizia, comunicata ieri sera durante una seduta del Consiglio comunale di Curon, ha generato un profondo lutto, con un minuto di silenzio osservato in sua memoria.
Questo evento si aggiunge a un periodo particolarmente doloroso per la Val Venosta, già segnata da una recente tragedia.
Solo pochi giorni prima, il diecienne Jan Adam aveva perso la vita precipitando da una parete rocciosa durante un momento di gioco con un amico.
Il funerale di Jan è previsto oggi a Laudes, accentuando il velo di tristezza che avvolge la valle.
Questi due eventi, accaduti in rapida successione, sollevano interrogativi complessi sulla sicurezza delle strutture ricreative e sulla vulnerabilità dei bambini in ambienti potenzialmente pericolosi.
La comunità locale si interroga inevitabilmente sulle cause di questi incidenti e sulla necessità di rafforzare le misure preventive per evitare che simili tragedie si ripetano.
L’ombra del lutto si proietta su una terra di straordinaria bellezza naturale, ora segnata da un dolore profondo e da un senso di smarrimento collettivo.
La memoria dei due piccoli scomparsi sarà custodita con amore e rispetto, mentre la Val Venosta cerca di elaborare il lutto e di ritrovare la serenità perduta.








