La profanazione della chiesa di Santa Maria Maggiore a Trento, perpetrata con atti vandalici nella notte scorsa, ha scosso profondamente la comunità locale e riemerge come un campanello d’allarme per la crescente necessità di proteggere il patrimonio culturale e religioso.
L’episodio, che ha colpito un edificio di inestimabile valore storico – testimone cruciale dei lavori conciliari che hanno segnato la storia ecumenica – rappresenta una ferita non solo alla facciata dell’edificio, ma anche al tessuto identitario della città.
Le forze dell’ordine, con la collaborazione tecnica di esperti forensi, hanno immediatamente avviato un’indagine accurata, focalizzata sull’analisi dei flussi di immagini registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti nell’area.
L’obiettivo primario è identificare gli autori di questi gesti irresponsabili e sottoporli alle vie legali, garantendo che rispondano delle loro azioni.
L’amministrazione comunale, esprimendo la propria indignazione e condanna per l’atto vandalico, ha prontamente attivato un intervento di ripristino urgente.
Una ditta specializzata, con comprovata esperienza nella conservazione e restauro di beni culturali protetti, è stata incaricata di rimuovere le scritte offensive, preservando l’integrità dell’edificio.
I lavori, previsti a partire da lunedì, saranno eseguiti con la massima cautela, impiegando tecniche e materiali specifici per non compromettere la bellezza e la storia di Santa Maria Maggiore.
Il sindaco Franco Ianeselli, in un comunicato ufficiale, ha sottolineato la gravità del gesto, definendolo uno “sconsiderato atto di barbarie” che riflette una mancanza di rispetto verso la storia, la fede e la comunità.
Inoltre, ha annunciato una stretta collaborazione con la Diocesi per coordinare gli interventi di ripristino e per promuovere iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finalizzate a rafforzare il legame tra la comunità e il proprio patrimonio culturale.
L’episodio solleva interrogativi profondi sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza e di promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità civica.
Oltre agli interventi immediati, l’amministrazione comunale si impegna a valutare soluzioni innovative per garantire la protezione del patrimonio storico e religioso, coinvolgendo attivamente i cittadini e le associazioni locali.
L’attenzione sarà rivolta anche alla riqualificazione degli spazi pubblici, con l’obiettivo di creare un ambiente più sicuro e accogliente per tutti.
Il sindaco ha assicurato una costante vigilanza e un dialogo aperto con i residenti e i lavoratori di Piazza Santa Maria Maggiore, per trovare insieme le migliori strategie per tutelare il futuro di questo luogo simbolo della città.








