Nel cuore di Trento, una complessa operazione dei finanzieri del Gruppo ha portato all’arresto di una donna e alla denuncia di un uomo, smascherando un florido, seppur circoscritto, traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, frutto di un’approfondita indagine predatoria, si è concretizzata a seguito di un’attenta attività di appostamento e pedinamento, focalizzata inizialmente su un individuo con precedenti segnalazioni per reati minori legati alla detenzione e uso di droghe.
L’attenzione dei finanzieri si è concentrata su un appartamento situato nella zona di Piedicastello, dove si sospettava un’attività illecita più strutturata di quanto inizialmente emerso.
La sensibilità investigativa, maturata attraverso anni di esperienza nella lotta alla criminalità organizzata, suggeriva che l’uomo pedinato potesse essere un semplice vettore, un ingranaggio minore in una rete più ampia.
La conferma è arrivata quando l’uomo ha fatto ingresso nell’abitazione.
Per procedere con la massima efficacia e cautela, i militari hanno fatto ricorso all’unità cinofila specializzata nella localizzazione di sostanze stupefacenti.
La presenza dei cani addestrati, con la loro capacità di percepire odori impercettibili all’uomo, ha permesso di accertare in modo inequivocabile la presenza di droga all’interno dell’appartamento.
Si trattava di un elemento cruciale, che ha legittimato l’esecuzione di una perquisizione domiciliare, operazione delicata che richiede il rispetto rigoroso di protocolli e garanzie procedurali.
La perquisizione ha portato al rinvenimento di una quantità significativa di stupefacente, precisamente 261 grammi di cocaina e 11 grammi di hashish, oltre a una somma di denaro contante presumibilmente provento dell’attività illecita e al materiale necessario per la “preparazione” e confezionamento delle dosi, indicatori di una certa organizzazione nel processo di distribuzione.
La droga era abilmente nascosta all’interno di un sacco di plastica, strategicamente riposto dietro al divano del soggiorno, un tentativo di eludere i controlli che, tuttavia, non è riuscito a ingannare l’esperienza dei finanzieri.
Durante l’operazione, la donna, inizialmente non presente all’abitazione, è stata rintracciata e, dopo un interrogatorio, ha confessato di essere la responsabile della droga rinvenuta, dissociandosi dall’uomo precedentemente identificato.
Questa rivelazione ha completamente ribaltato la dinamica iniziale dell’indagine, portando all’arresto della donna con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre l’uomo è stato denunciato per concorso nel reato, presumibilmente per aver fornito supporto logistico e informazioni alla donna.
L’operazione testimonia la capacità dei finanzieri di andare oltre le apparenze, di ricostruire dinamiche complesse e di smantellare, anche se in piccola scala, reti di distribuzione di droga, contribuendo a tutelare la sicurezza e la salute pubblica.








