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domenica 9 Novembre 2025

Truffa nel Trentino: Imprenditrice vittima di un inganno sofisticato

Nel cuore delle Val Giudicarie, un’astuta truffa ha messo a dura prova la fiducia di un’imprenditrice locale, innescando un’indagine approfondita condotta dai Carabinieri della Stazione di San Lorenzo Dorsino.

L’evento, apparentemente isolato, solleva interrogativi più ampi sulla crescente sofisticazione delle frodi e sulla necessità di rafforzare la vigilanza nel settore turistico-ricettivo.
L’indagine è stata avviata a seguito della denuncia presentata dalla proprietaria di una struttura alberghiera, vittima di un inganno premeditato.
I presunti autori, una coppia di giovani, si sono presentati con un’abile strategia: impersonare dipendenti di una nota azienda del settore ristorativo, ricorrendo a una messaggistica elettronica apparentemente legittima.

La chiave del loro piano risiedeva nell’utilizzo di un indirizzo email contraffatto, progettato per sfruttare la reputazione di un’azienda riconosciuta a livello nazionale e internazionale, al fine di ingenerare fiducia nella vittima.

La proprietaria, spinta dalla credenza di fornire ospitalità a dipendenti di una realtà aziendale consolidata, aveva inizialmente acconsentito alla prenotazione di una camera per due notti.
L’illusione era stata ulteriormente rafforzata dalla presentazione, a scopo di pagamento anticipato, di una distinta di bonifico bancario, con un importo di 700 euro, apparentemente proveniente dall’azienda di appartenenza dei presunti dipendenti.
Tuttavia, la situazione ha preso una piega inaspettata quando, dopo il fine settimana, la coppia ha manifestato preoccupazione per la mancata ricezione del bonifico.

Con una scaltrezza degna di nota, hanno giustificato il ritardo con la stagione estiva e si sono offerti di prolungare il soggiorno, dipingendosi come persone intenzionate a risolvere la questione e dimostrare la propria buona fede.
Questa mossa, apparentemente innocua, ha permesso loro di rimanere nella struttura alberghiera per ulteriori cinque notti, accumulando un conto complessivo di quasi 1.500 euro.
L’improvvisa e frettolosa partenza dei due giovani, senza saldare il conto, ha segnato il culmine della truffa, spingendo la proprietaria a denunciare l’accaduto alle autorità competenti.
L’attività investigativa dei Carabinieri ha rapidamente permesso di smascherare la falsità del bonifico presentato, dell’indirizzo email utilizzato e di ricostruire l’intera dinamica fraudolenta.
È emerso chiaramente che l’indirizzo email era stato creato ad hoc dai presunti truffatori, privo di qualsiasi collegamento con l’azienda che avevano simulato di rappresentare.
Al di là dell’aspetto economico, il caso evidenzia la vulnerabilità del settore turistico, spesso basato sulla fiducia reciproca, e la necessità di implementare controlli più rigorosi, anche attraverso la verifica indipendente delle comunicazioni aziendali e la sensibilizzazione degli operatori del settore.
I due individui, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza, sono stati denunciati per truffa in concorso, con l’apertura di un procedimento giudiziario volto ad accertare la loro responsabilità.
La vicenda rappresenta un monito per tutti coloro che operano nel comparto alberghiero, invitando a una maggiore cautela e a un costante aggiornamento sulle tecniche di frode utilizzate da malintenzionati.

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