Un episodio di potenziale pericolo ha scosso il comprensorio sciistico Alpe Lusia Bellamonte, in Trentino, intorno a mezzogiorno.
Una valanga, fortunatamente di dimensioni contenute e senza conseguenze dirette, si è staccata lungo la pista nera Piavac, sollevando interrogativi sulla gestione della sicurezza in montagna.
L’evento, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stato innescato dalla presenza di due sciatori che hanno ignorato la segnalazione di chiusura della pista.
Questa imprudenza ha avuto come conseguenza il distacco di un blocco di neve artificiale, accumulata precedentemente per preparare il manto nevoso della pista.
La neve artificiale, in particolari condizioni ambientali, può presentare una stabilità differente rispetto a quella naturale, rendendola più suscettibile a fenomeni franosi, soprattutto se perturbata da attività umane.
La tempestività degli operatori permanenti del soccorso piste della Polizia di Stato, presenti nel comprensorio, ha permesso di allertare immediatamente il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.
Quest’ultimo, con un’azione coordinata ed efficiente, ha proceduto ad una scrupolosa bonifica dell’area interessata.
L’intervento, concluso ufficialmente alle 13:30, ha confermato l’assenza di persone coinvolte nel distacco, ma non ha dissipato completamente il dubbio che altre persone possano essere state presenti al momento dell’evento.
L’episodio riapre un dibattito cruciale sulla responsabilità individuale e collettiva in montagna.
L’ignorare le segnalazioni di chiusura delle piste non solo mette a rischio l’incolumità dei singoli, ma può innescare eventi potenzialmente devastanti per l’intera comunità montana.
La sicurezza in ambiente alpino richiede un approccio rigoroso, basato sul rispetto delle regole, la consapevolezza dei rischi e la condivisione di informazioni accurate e tempestive.
L’intervento dei soccorritori, sebbene efficace, evidenzia l’importanza di una prevenzione più rigorosa, che coinvolga sciatori, gestori delle piste e autorità competenti.
L’evento sottolinea, inoltre, la necessità di un monitoraggio costante delle condizioni del manto nevoso, soprattutto in aree dove la neve artificiale rappresenta una componente significativa, per anticipare e mitigare potenziali rischi di distacco.








