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sabato 25 Ottobre 2025

Valbruna: Kompatscher difende l’impegno provinciale e guarda all’Europa.

La vicenda Valbruna, al centro di una crescente preoccupazione e mobilitazione sindacale a Bolzano, è stata al cuore di una conferenza stampa tenuta dal Presidente della Provincia, Arno Kompatscher, subito dopo una riunione della giunta provinciale, mentre i metalmeccanici manifestavano simbolicamente di fronte al Palazzo Widmann.

Il Presidente ha voluto chiarire come la Provincia abbia profuso sforzi considerevoli per preservare la sede produttiva di Valbruna nel territorio provinciale, confutando l’accusa di un’azione tardiva.

“Non si è trattato di un risveglio improvviso,” ha affermato Kompatscher, sottolineando che l’assessore competente segue la questione da oltre un anno e mezzo, con un impegno costante e approfondito.

La difficoltà principale, secondo le valutazioni legali, risiede nella rigidità delle procedure in atto.
Due pareri giuridici, uno espresso dall’Avvocatura della Provincia autonoma e l’altro dall’Avvocatura dello Stato, hanno concluso in modo sostanzialmente identico: l’impossibilità di una trattativa diretta per il rinnovo della concessione.
Queste conclusioni, pur se avversarie per le speranze locali, vincolano fortemente l’azione provinciale.

La strada ora è rappresentata dal bando europeo, un processo competitivo in cui la Provincia intende massimizzare le opportunità per Valbruna.
Il bando, infatti, prevede un sistema di valutazione articolato che premia la continuità delle attività siderurgiche, la salvaguardia dei posti di lavoro e l’implementazione di interventi a favore della tutela ambientale.

L’amministrazione provinciale si impegna a utilizzare ogni leva disponibile nel bando per garantire un punteggio favorevole a Valbruna.

Un ulteriore elemento, delicato e potenzialmente influente, è l’eventuale applicazione del cosiddetto “Golden Power”.

Kompatscher ha chiarito che la decisione sull’attivazione di questa misura, che conferirebbe al governo italiano poteri di controllo su investimenti strategici, è di esclusiva competenza del governo centrale e non rientra nelle possibilità operative della Provincia.

Questa procedura potrebbe essere presa in considerazione solo a seguito del bando europeo, qualora emergessero rischi percepiti come strategici a livello nazionale.

In tal caso, la Provincia collaborerebbe attivamente con le autorità competenti per garantire una transizione ordinata e per minimizzare l’impatto economico e sociale sulla comunità.

La situazione, complessa e in evoluzione, richiede un approccio pragmatico e un dialogo costruttivo a tutti i livelli.

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