La Giunta provinciale di Trento, recependo un’esigenza emersa con forza a seguito di un episodio emblematico – l’inconveniente subito da un vigile del fuoco di Arco, costretto a gravare personalmente sulle proprie tasche per una prestazione di pronto soccorso – ha approvato una delibera volta a tutelare economicamente gli operatori volontari impegnati nella salvaguardia della collettività.
La misura, promossa direttamente dal Presidente Maurizio Fugatti e dall’Assessore alla Sanità Mario Tonina, interviene in modo significativo sulle direttive aziendali dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (Apss) relative alla compartecipazione alla spesa per l’accesso ai servizi di emergenza e per le prestazioni correlate.
L’entrata in vigore di queste nuove disposizioni è fissata al 1° luglio 2025, data che segna un punto di svolta nel riconoscimento del ruolo cruciale di questi professionisti.
Questa decisione va ben oltre una semplice correzione di un’anomalia; rappresenta una dichiarazione di principio che esprime profondo apprezzamento per l’impegno e il sacrificio di coloro che, spesso in veste di volontari, si dedicano alla protezione del territorio e della popolazione.
L’atto, inteso come un gesto di giustizia e di rispetto, sottolinea l’importanza strategica del servizio di volontariato, pilastro fondamentale del sistema di resilienza della provincia.
La delibera estende l’esenzione dal pagamento del ticket non solo per l’accesso iniziale al servizio di pronto soccorso, ma anche per le eventuali prestazioni specialistiche successive, un aspetto cruciale soprattutto per i codici bianchi e verdi, che richiedono spesso approfondimenti diagnostici o interventi terapeutici mirati.
Il beneficio si rivolge specificamente ai corpi dei vigili del fuoco volontari e alle organizzazioni di Protezione Civile iscritte nell’elenco provinciale, come sancito dall’articolo 49 della legge provinciale 9/2011, riconoscendone ufficialmente il valore e l’impegno profuso.
È importante contestualizzare questa decisione all’interno del panorama dei costi sanitari attuali.
Attualmente, il ticket per l’accesso al pronto soccorso, in assenza di esenzioni, varia a seconda della gravità del caso, raggiungendo i 25 euro per i codici bianchi e i 50 euro nel caso di esami specialistici successivi.
L’esenzione introdotta dalla nuova delibera rappresenta, pertanto, un alleggerimento economico significativo per questi operatori, liberandoli da oneri che potrebbero dissuaderli dal richiedere assistenza medica in situazioni di necessità, compromettendo la loro salute e, di conseguenza, la loro capacità di intervenire in emergenza.
Questa misura, lungi dall’essere un semplice atto formale, si configura come un investimento nella sicurezza e nella resilienza della comunità trentina.