Nel cuore del collezionismo filatelico italiano, si dipana una vicenda inedita, un intreccio di errori procedurali e potenziale valore numismatico.
La prestigiosa casa d’aste Bolaffi è attualmente impegnata in una ricerca capillare in tutto il territorio nazionale alla ricerca di esemplari di due francobolli dedicati a due iconici gruppi montuosi del Trentino-Alto Adige: il Catinaccio e il Latemar.
L’emissione, originariamente calendarizzata per l’8 luglio, è stata sospesa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy a seguito di vivaci contestazioni riguardanti la mancata inclusione della dicitura bilingue, italiano-tedesco, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione.
Questa norma, cardine del sistema autonomistico regionale, garantisce la tutela delle peculiarità linguistiche e culturali delle regioni a statuto speciale, un principio che si riflette nella coesistenza delle denominazioni italiane e tedesche su documenti ufficiali, tra cui, appunto, le emissioni filateliche.
L’omissione della dicitura “Südtirol” accanto a “Trentino-Alto Adige” e l’assenza del toponimo tradizionale tedesco “Rosengarten” per il Catinaccio, hanno quindi innescato una polemica che ha portato al blocco della tiratura.
Nonostante l’interruzione ufficiale, un numero limitato di esemplari è circolata, raggiungendo il mercato e venendo persino utilizzato per la spedizione.
Questa circostanza, apparentemente negativa, si è trasformata in un’opportunità unica per i collezionisti e gli investitori.
Come spesso accade nel mondo del collezionismo, spiega Filippo Bolaffi, Amministratore Delegato di Bolaffi, “l’errore umano” – in questo caso, una svista procedurale di notevole impatto – può elevare un oggetto ordinario a un bene di pregio.
Questa vicenda filatelica, frutto di un “pressapochismo” che si è rivelato involontariamente generoso, è destinata a lasciare un segno importante nella storia del collezionismo.
Il valore economico di questi francobolli sarà determinato dalla rarità degli esemplari recuperati, ma è lecito prevedere una rivalutazione esponenziale rispetto al loro valore facciale di poco più di un euro.
L’episodio sottolinea, inoltre, come la storia, la politica e la cultura possano intrecciarsi nel mondo del collezionismo, creando opportunità inaspettate per chi sa cogliere il valore di un errore, trasformandolo in un tesoro filatelico.
L’evento testimonia, infine, la sensibilità e l’attenzione che il mondo dei collezionisti riserva a ogni dettaglio, anche apparentemente minore, capace di influenzare il valore e la rilevanza storica di un oggetto.