L’economia turistica montana dell’Alto Adige si presenta come un sistema complesso e dinamico, capace di generare opportunità occupazionali significative e di resistere, con notevole resilienza, a sfide globali. L’ultima stagione sciistica, a testimonianza di questo, ha visto l’impiego di 2.382 persone nei comprensori sciistici, un dato in crescita rispetto all’anno precedente, con un incremento di 121 posti di lavoro, di cui una porzione rilevante (97) con contratti a tempo indeterminato, indicativo di una stabilizzazione del mercato del lavoro. La flessibilità del lavoro stagionale, cruciale per l’integrazione con l’agricoltura locale, continua a rappresentare un elemento chiave, permettendo a molti agricoltori di conciliare l’attività primaria con un’opportunità di reddito aggiuntiva durante i mesi invernali.La costante evoluzione dell’infrastruttura turistica è un fattore determinante per la competitività del territorio. Durante l’anno in esame, sebbene siano stati smantellati nove impianti di risalita, la costruzione di sei nuove strutture e l’ammodernamento di sette esistenti dimostrano un impegno continuo nell’innovazione e nell’adeguamento alle esigenze di un turismo in trasformazione. L’obiettivo primario, come sottolineato dal presidente dell’Associazione esercenti funiviari Helmut Sartori, è quello di favorire un’ulteriore sviluppo, non solo attraverso il miglioramento delle strutture esistenti, ma anche attraverso la creazione di collegamenti più efficienti tra i diversi comprensori, incentivando così un’offerta turistica più ampia e integrata.Nonostante le incertezze del mercato, la stagione invernale 2024/25 ha registrato un risultato storico: oltre 14 milioni di pernottamenti, un dato che evidenzia la capacità di attrarre visitatori, nonostante le flessioni pasquali. Questo successo, trainato dai mesi di novembre e dicembre, testimonia l’efficacia delle strategie di promozione e la qualità dell’offerta turistica altoatesina. L’incremento registrato anche a gennaio consolida ulteriormente questo trend positivo.Tuttavia, l’attenzione crescente dei media, focalizzata sul fenomeno dell’overtourism, sta generando un cambiamento di percezione all’interno della popolazione locale. La crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale del turismo di massa sta erodendo il tradizionale atteggiamento positivo nei confronti del settore turistico. Di fronte a questa evoluzione, l’Associazione esercenti funiviari assume un ruolo cruciale, non solo come gestore di infrastrutture, ma anche come promotore di un modello di turismo sostenibile. La necessità di riposizionare il settore delle funivie come strumento di mobilità innovativa, ecocompatibile e integrata nel territorio, richiede una collaborazione proattiva con tutti gli stakeholder, dalle istituzioni locali alle associazioni ambientaliste. Solo attraverso un approccio lungimirante e responsabile sarà possibile garantire la prosperità economica del territorio, preservando al contempo la sua identità culturale e la qualità della vita dei suoi abitanti. La sfida, quindi, è quella di conciliare lo sviluppo turistico con la tutela del patrimonio naturale e culturale dell’Alto Adige, un equilibrio delicato che richiederà un impegno costante e una visione condivisa.
Alto Adige: Turismo Montano tra Successo, Sfide e Sostenibilità
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