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Nuovo Polo Giudiziario Trento: Avvio dei Lavori per la Riqualificazione

Un'ambiziosa riqualificazione urbanistica e funzionale del tessuto giudiziario trentino si concretizza con l'approvazione del primo aggiornamento del progetto per il nuovo Polo...

Pusterese in lutto: spento Christoph Stoll, vittima di incidente

La comunità pusterese è in lutto per la perdita di Christoph Stoll, un uomo di 60 anni la cui esistenza è stata tragicamente interrotta...
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Spaccio internazionale smascherato a Bolzano: arrestati due tunisini

Nel cuore vibrante dei mercatini di Natale di Bolzano, un'operazione di polizia congiunta, orchestrata dal Questore Giuseppe Ferrari, ha portato alla luce un'organizzazione di spaccio internazionale, smascherando un intricato sistema di distribuzione di sostanze stupefacenti. L'attività, intensificata in un...

Nuovo Polo Giudiziario Trento: Avvio dei Lavori per la Riqualificazione

Un'ambiziosa riqualificazione urbanistica e funzionale del tessuto giudiziario trentino si concretizza con l'approvazione del primo aggiornamento del progetto per il nuovo Polo giudiziario di Trento. L'intervento, la cui realizzazione complessiva si attesta a 59.158.792,76 euro, mira a consolidare e...

Appiano, 61° anniversario: memoria, piume e il peso della storia.

Ogni anno, l'8 dicembre, Appiano si veste di memoria e di piume, accogliendo circa duemila *Schützen* per commemorare i protagonisti di un capitolo traumatico e...
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Stipendi dei consiglieri: l’opposizione sdegna la proposta Kompatscher

La proposta di introdurre un meccanismo di rivalutazione automatica degli stipendi dei consiglieri provinciali, presentata dal Presidente Arno Kompatscher durante la seduta...

Manovra in Trentino: Opposizione all’attacco con 15.000 emendamenti

La discussione della manovra finanziaria 2026-2028 della provincia autonoma di Trento si preannuncia un momento di intensa negoziazione politica, segnato da un volume significativo...

Centrali idroelettriche Alto Adige: proroga concessioni per continuità energetica

La provincia autonoma, in un’ottica di transizione energetica responsabile e attenta alla salvaguardia del territorio, si appresta a rinnovare le concessioni per la gestione di sette centrali idroelettriche di rilevanza strategica.
Si tratta di impianti di derivazione d’acqua con una potenza nominale media annua superiore a tre megawatt, specificamente le centrali di Premesa, Brunico, Ponte Gardena-Barbiano, Naturno, Vizze, Marlengo e Curon, le cui concessioni attuali hanno termine a fine agosto 2025.
La decisione di procedere con una fase di continuità gestionale, formalizzata con una richiesta alla Giunta provinciale del 5 dicembre, riflette la complessità e i tempi necessari per l’espletamento delle procedure di gara per la riassegnazione.

Tale sospensione, regolata dall’articolo 52 della legge provinciale 20/2023, mira a garantire una transizione fluida, evitando interruzioni nella produzione di energia e minimizzando i rischi per il territorio.

L’assessore provinciale all’Energia, Peter Brunner, sottolinea l’importanza di questa misura, evidenziando che la riassegnazione delle concessioni è un processo articolato che richiede un’analisi approfondita e una valutazione accurata delle offerte.
Mantenere la gestione attuale, in regime di proroga, assicura la continuità operativa delle centrali, garantendo la sicurezza degli impianti, la tutela ambientale e la corretta manutenzione dei bacini idrici.

Questo approccio proattivo è essenziale per preservare non solo l’integrità delle infrastrutture, ma anche per assicurare il flusso costante delle risorse finanziarie derivanti dalla produzione idroelettrica, destinate a investimenti pubblici e servizi per la collettività.
L’impatto di queste centrali è considerevole: insieme, generano una produzione annua teorica di circa 1.099 gigawattora, rappresentando una quota significativa, pari al 13%, della produzione lorda di energia elettrica dell’Alto Adige.
Si tratta di un contributo cruciale per la sicurezza energetica della regione e per il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione, in linea con gli impegni internazionali per la mitigazione del cambiamento climatico.
La continuità operativa di questi impianti è quindi un elemento chiave per consolidare il ruolo dell’Alto Adige come regione all’avanguardia nella produzione di energia rinnovabile e nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile.
La proroga della concessione, pertanto, non è una semplice questione amministrativa, ma un atto di responsabilità volto a bilanciare le esigenze di transizione energetica, la salvaguardia del territorio e il benessere della comunità, assicurando che il patrimonio idroelettrico dell’Alto Adige continui a contribuire attivamente al futuro energetico della regione.

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