sabato, 21 Giugno 2025
TrentoTrento EconomiaCrisi d'identità e futuro dell'UE: tra...

Crisi d’identità e futuro dell’UE: tra innovazione e memoria.

Pubblicato il

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

L’architettura istituzionale dell’Unione Europea, configurata su un modello di cooperazione complessa tra ventisette Stati membri, si trova a fronteggiare una crisi di legittimità e di efficienza che ne mette in discussione la sostenibilità. L’ostinazione a richiedere l’unanimità in decisioni cruciali, come sottolineato da Giulio Tremonti, paralizza l’azione comunitaria e la relega in una dimensione di immobilismo che stride con le sfide globali.La critica non si limita alla mera procedura decisionale. Si profonda in una riflessione più ampia sull’identità e sull’approccio dell’Europa. La Commissione Europea, ente incaricato di proporre e attuare politiche, è accusata di generare regolamentazioni eccessivamente complesse, a volte percepite come irrazionali e controproducenti. L’esempio evocato di Guglielmo Marconi, pioniere delle telecomunicazioni, evidenzia come l’attuale quadro normativo, se applicato retroattivamente, potrebbe soffocare l’innovazione e penalizzare il genio creativo. Si suggerisce, implicitamente, un’analisi critica delle direttive e dei regolamenti, alla ricerca di un equilibrio tra la necessità di garantire standard comuni e la salvaguardia della libertà d’iniziativa.L’Europa si trova, quindi, a navigare in un mare di contraddizioni. Da un lato, l’esigenza di rafforzare la coesione e la solidarietà tra i popoli; dall’altro, la pressione per una maggiore flessibilità e autonomia nazionale. L’analogia con il Vaticano, luogo tradizionalmente associato alla conservazione e al mantenimento dei valori radicati, suggerisce un paradosso: l’Europa, per rivitalizzarsi, potrebbe aver bisogno di recuperare una certa dose di “conservazione” intesa non come rigidità ideologica, ma come capacità di preservare il proprio patrimonio culturale, storico e identitario, al fine di orientare un cambiamento strutturale più consapevole e mirato. La recente accettazione del nuovo Papa, percepito come portatore di un messaggio di continuità e valori tradizionali, riflette il desiderio diffuso di stabilità e radicamento in un’epoca di incertezze e trasformazioni rapide. Il futuro dell’Europa, pertanto, dipenderà dalla sua capacità di conciliare l’innovazione con la memoria, la flessibilità con i principi fondanti, e l’ambizione di essere un attore globale con la consapevolezza delle proprie radici.

Ultimi articoli

Metalmeccanici in Piazza: Trentino Dice No al Contratto

Un fiume di bandiere, striscioni e cori ha invaso le arterie del cuore storico...

Docenti in Trentino Alto Adige: emergenza e piano per i concorsi

La questione del reclutamento dei docenti in Trentino Alto Adige si presenta come una...

Nuovo Contratto Pulizie: Aumento Salari e Tutela per 3.000 Trentini

Un Nuovo Equilibrio per il Settore Pulizie e Multiservizi: Intesa Triennale Promuove Dignità e...

Alperia: 40 milioni di utili, dividendi da 36 milioni e revisione governance.

L'assemblea degli azionisti di Alperia SpA, realtà energetica strategica per la Provincia di Bolzano...

Ultimi articoli

Wine is: il Manifesto di Noto per un vino contemporaneo

Il progetto Wine is a contemporary story, presentato da Planeta all'ultimo Vinitaly, si configura...

Duran Duran a San Siro: un concerto tra ricordi e attualità

L'atmosfera all'Ippodromo di San Siro era elettrica, un'onda palpabile di attesa che si propagava...

Arbore *Honoris Causa* al Conservatorio Sala di Benevento

Il Conservatorio Nicola Sala di Benevento celebra un’eccezionale figura della cultura italiana, conferendo a...

Il Cinquino nelle Montagne: un tuffo nel passato con la Fiat 500.

Domenica 29 giugno, Sestriere si veste di nostalgia e passione con la nona edizione...

Bologna, confermata custodia cautelare per la moglie dell’uomo ucciso

BOLOGNA, 20 giugno – La vicenda che ha scosso la tranquilla periferia di Bologna,...
- Pubblicità -
- Pubblicità -