Il recente Consiglio di Presidenza di Confindustria Alto Adige, ospitato all’interno dello stabilimento Acciaierie Valbruna a Bolzano, ha rappresentato un atto simbolico e un’occasione per riaffermare il ruolo imprescindibile dell’industria come motore trainante dell’economia provinciale.
Questa scelta, ben più di una semplice formalità, vuole proiettare un’immagine chiara e concreta dell’importanza strategica del settore manifatturiero per il futuro dell’Alto Adige.
Il peso del settore industriale si manifesta in dati significativi: contribuisce per un quarto alla formazione del Prodotto Interno Lordo, assorbe oltre tre quarti degli investimenti destinati alla ricerca e all’innovazione, guida l’85% delle esportazioni e, soprattutto, è garante di un’occupazione stabile e retribuita in maniera adeguata, come ha sottolineato il Presidente Alexander Rieper.
Acciaierie Valbruna, azienda ospitante, incarna perfettamente questi valori.
La visita guidata dal Presidente Michele Amenduni Gresele ha permesso di apprezzare da vicino un’eccellenza che opera con elevati standard qualitativi, investendo costantemente in innovazione e proiettandosi sui mercati internazionali.
La produzione di acciai speciali, destinati a settori ad alta tecnologia come l’aerospaziale, l’automotive, la difesa, l’energia, il medicale e l’oilegas, testimonia la capacità dell’azienda di rispondere a richieste complesse e sofisticate, esportando i propri prodotti in tutto il mondo.
Questi materiali, caratterizzati da performance all’avanguardia, sono la prova tangibile del know-how e della competenza “Made in Alto Adige”.
Il Presidente Rieper ha espresso una riflessione importante: spesso non comprendiamo appieno il ruolo vitale delle produzioni hi-tech che quotidianamente emergono dalle aziende locali.
Si tratta, in molti casi, di vere e proprie eccellenze globali, capaci di competere sui mercati più esigenti e di generare un impatto economico e occupazionale significativo.
L’incontro, svolto nel cuore della zona industriale di Bolzano Sud, ha offerto l’opportunità di ribadire il valore intrinseco di queste aree produttive e la necessità di preservare la loro vocazione industriale.
Nonostante occupino solo lo 0,3% del territorio provinciale, queste aree rappresentano il fulcro di un ecosistema economico complesso, generando un valore aggiunto considerevole, fornendo occupazione e contribuendo in modo determinante al gettito fiscale.
Questo piccolo ma cruciale 0,3% sostiene, in sostanza, il restante 99,7% del territorio, fungendo da motore propulsivo per l’intera provincia.
L’incontro con la famiglia Amenduni ha offerto una panoramica dettagliata sullo sviluppo dell’area industriale e ha permesso di discutere le sfide e le opportunità future.
Con fermezza, il Consiglio di Presidenza ha sottolineato l’importanza di salvaguardare la continuità industriale e i posti di lavoro qualificati che l’azienda genera, riconoscendone il ruolo strategico.
Un’industria forte è un presupposto essenziale per il futuro dell’Alto Adige.
Il sostegno alle Acciaierie Valbruna si configura, dunque, come un investimento a favore di tutte le imprese industriali presenti nel territorio, promuovendo uno sviluppo economico sostenibile e duraturo.
Il futuro dell’Alto Adige si gioca, in gran parte, sulla capacità di valorizzare e proteggere il proprio patrimonio industriale.







