L’inerzia è finita. La crescente ondata di insicurezza che affligge il tessuto economico roveretano, e in particolare gli esercenti dei pubblici esercizi, ha raggiunto un punto di rottura. L’ultimo, eclatante episodio alla Locanda al Castello, cuore pulsante della piazza Malfatti e a pochi passi dalle sedi amministrative, non è un evento isolato ma il sintomo acuto di una condizione di crescente fragilità percepita da un intero settore.La protesta che si leva da Rovereto, a distanza di breve tempo dalle iniziative simili di Trento, non è un semplice lamento, ma un grido di allarme che esprime la profonda preoccupazione di una categoria produttiva che si sente abbandonata e priva di adeguate misure di protezione. Ciro Di Vito, a nome dell’Associazione Pubblici Esercizi, sottolinea con fermezza come la persistenza di furti, danneggiamenti e intrusioni notturne stia erodendo la fiducia e mettendo a serio rischio la sostenibilità delle attività.Il rischio non è solo economico. La paura, sempre più presente nelle ore serali, quando la chiusura imminente lascia gli esercenti in uno stato di ansia, mina la qualità della vita e la percezione di sicurezza dell’intera comunità. La prospettiva di dover costantemente verificare lo stato delle proprie strutture, temendo di trovare danni e segni di effrazione, rappresenta un onere insopportabile, amplificato da un contesto già provato da inflazione, calo della clientela e trasformazioni socio-culturali che penalizzano i centri urbani.La categoria, pilastro fondamentale del tessuto sociale e culturale roveretano, ha dimostrato resilienza, adattandosi a sfide complesse e investendo nel miglioramento delle proprie strutture e servizi. Tuttavia, la responsabilità di garantire un ambiente sicuro per lavoratori ed imprese non può ricadere unicamente sulle spalle degli operatori economici.Il riconoscimento del prezioso lavoro svolto dalle forze dell’ordine è accompagnato da un pressante appello all’incremento degli organici e a un potenziamento della rete di videosorveglianza, strumento cruciale per la prevenzione e l’identificazione dei responsabili. L’impotenza di fronte all’impunità dei reati suscita frustrazione e alimenta un senso di abbandono che rischia di compromettere il futuro di un settore strategico.L’urgenza di un intervento concreto e coordinato è inequivocabile. L’amministrazione comunale è chiamata a convocare un tavolo di confronto con gli stakeholder, ascoltando le loro istanze e proponendo soluzioni mirate, in sinergia con le autorità competenti. La sicurezza non è solo un diritto fondamentale, ma anche un prerequisito essenziale per la vitalità economica e sociale di una città come Rovereto, che aspira a incarnare i valori di progresso, accoglienza e qualità della vita. La risposta a questo appello determinerà la capacità di preservare il patrimonio economico e il futuro della comunità.
Rovereto: Esercenti in Rivolta, Urgente Richiesta di Sicurezza
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