Nel 2024, l’economia trentina ha navigato in acque agitate, registrando una crescita del Prodotto Interno Lordo reale stimata in circa lo 0,7%. Un dato che, pur rispecchiando la media nazionale e quella del vicino territorio altoatesino, cela dinamiche complesse e una certa fragilità strutturale. Il quadro economico provinciale è stato significativamente condizionato da fattori esterni, principalmente la frenata della locomotiva tedesca e le crescenti tensioni geopolitiche, incarnate dalle promesse di misure protezionistiche da parte degli Stati Uniti. Sebbene un modesto aumento dei consumi interni, spinto da un recupero del reddito disponibile, abbia offerto un piccolo spiraglio di ottimismo, non è stato sufficiente a compensare gli effetti negativi provenienti dall’estero.L’attività industriale, pilastro fondamentale dell’economia trentina, ha mostrato segni di rallentamento. I fatturati manifatturieri, dopo un primo semestre in sofferenza, hanno mostrato un certo arresto nel secondo, riflettendo un contesto globale incerto e la difficoltà per le imprese di cogliere nuove opportunità di crescita. Le previsioni per il 2025 delineano uno scenario di sostanziale stabilità, suggerendo una fase di consolidamento più che di espansione.L’export reale, nonostante una leggera crescita, ha mancato di raggiungere il potenziale stimato, pari allo 0,6%. Questo deficit è attribuibile a un calo delle esportazioni verso i mercati tradizionali dell’Europa centrale, aree storicamente trainate dalla robustezza di Germania, Francia e Austria. Un elemento di novità, seppur parziale, è rappresentato dalla crescita dell’export extra-UE, in particolare verso gli Stati Uniti, che ha registrato incrementi significativi in Trentino.L’analisi dei dati al:L’andràÈ importante not volùLa dinamiche del mercato delL’attivitàIn taliI settoriIn
Trentino 2024: Crescita fragile e incertezze globali
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