venerdì 8 Agosto 2025
19 C
Trento

Trentino, economia in ripresa: PIL a 26 miliardi nel 2024.

Nel 2024, l’economia trentina si prospetta in una fase di moderata ripresa, con una crescita del Prodotto Interno Lordo stimata intorno allo 0,8%, traducendosi in un valore complessivo di circa 26 miliardi di euro.
Questo dato, che segna un incremento significativo rispetto ai 21 miliardi del 2019, riflette una dinamica economica robusta, sebbene temperata da incertezze globali.

Le previsioni di Ispat, in linea con l’andamento nazionale e superiori alla crescita prevista per il Nord-est, evidenziano come il Trentino si posizioni come una locomotiva regionale, leggermente alle spalle delle regioni centro-Italia e del Mezzogiorno.
L’impulso primario a questa crescita proviene dai consumi delle famiglie, che contribuiscono in maniera preponderante al PIL (0,67 punti percentuali).
Un fattore determinante è rappresentato dalla forte domanda turistica, che ha compensato la relativa debolezza della spesa dei residenti.
Il 2024 si distingue per un record storico di pernottamenti, superando i 19,6 milioni, con una marcata prevalenza di turisti italiani (56,1%).

L’incremento degli arrivi (+2,3%) e delle presenze (+2,6%) testimonia la resilienza del settore turistico, cruciale per l’economia provinciale.

Tuttavia, la ripresa non è uniforme.

L’inflazione persistente ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie trentine, frenando la spesa dei residenti, stimata in aumento dello 0,6%.

Si osserva una tendenza alla spesa per beni non durevoli, mentre gli acquisti di beni semidurevoli, in particolare abbigliamento e calzature, mostrano un calo.
I servizi, soprattutto quelli legati all’ospitalità e alla ristorazione, continuano a crescere, beneficiando direttamente del boom turistico.

L’incertezza geopolitica e le turbolenze dei mercati internazionali hanno pesantemente influenzato la propensione delle imprese all’investimento.

Ritardi nell’implementazione degli incentivi legati al Piano Transizione 5.0 hanno ulteriormente contribuito a questo fenomeno.

I dati nazionali indicano una contrazione della spesa per macchinari e attrezzature, con una significativa diminuzione nel settore dei trasporti, un trend accentuato in Trentino con un calo del 7,2% nelle immatricolazioni di veicoli, sebbene il 2023 avesse registrato un incremento eccezionale (+60,8%).

I finanziamenti a lungo termine, indicatore chiave dell’attività di investimento, hanno subito una riduzione significativa, superiore al 9%.
Sul fronte del commercio internazionale, le esportazioni trentine hanno mostrato una stabilità relativa (+0,1% a valori correnti, invariate in volume), mantenendosi intorno ai 5,3 miliardi di euro.
L’Europa continua a rappresentare il principale mercato di sbocco, con una quota del 57%.
Il Regno Unito e gli Stati Uniti consolidano la loro posizione come partner commerciali rilevanti.
Tuttavia, l’esposizione diretta al mercato statunitense, particolarmente significativa nei settori della meccanica, dell’automotive e delle bevande, è soggetta alle recenti politiche commerciali, con impatti visibili sul 43% delle esportazioni di bevande e sul 20% dei macchinari e attrezzature.
L’attenzione futura dovrà quindi orientarsi verso la diversificazione dei mercati e la mitigazione dei rischi legati alle fluttuazioni geopolitiche.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -