Il 19 luglio 1985, una data scolpita nel cuore delle comunità trentine, segnò una delle più devastanti catastrofi naturali che abbiano colpito l’Italia.
A distanza di quarant’anni, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà presente a Tesero per commemorare le vittime di quell’immane tragedia, un evento che ha profondamente segnato il territorio e l’identità collettiva.
La visita, prevista per sabato 19 luglio, si prefigge di onorare la memoria delle 268 persone che persero la vita in conseguenza dell’alluvione di fango, un fenomeno scatenato dal crollo della diga del Vajont.
L’alluvione non fu semplicemente una calamità naturale; fu il tragico risultato di una combinazione fatale di fattori geologici, scelte ingegneristiche discutibili e una sottovalutazione dei rischi intrinseci a un territorio fragile come quello alpino.
L’accumulo di detriti, esacerbato da intense precipitazioni, provocò un’onda di fango che si abbatté sulle valli, cancellando interi paesi e lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile.
La cerimonia, che si terrà presso il cimitero delle vittime e proseguirà nel Teatro comunale di Tesero alle ore 11.
00, rappresenterà un momento di riflessione sulla vulnerabilità dell’uomo di fronte alla potenza della natura, ma anche un’occasione per celebrare la resilienza e la capacità di ricostruzione delle comunità locali.
Sarà un’occasione per ricordare non solo le vittime, ma anche le storie di coraggio, di solidarietà e di speranza che sono emerse dalle macerie.
Successivamente, il Presidente Mattarella si recherà a Rovereto per partecipare alla cerimonia del centenario della Campana dei Caduti.
Questa iconica struttura, eretta come simbolo di memoria e di pace, commemora i caduti della Grande Guerra, un conflitto che ha lasciato profonde cicatrici nel territorio trentino.
La concomitanza di questi due eventi commemorativi – il 40° anniversario della tragedia di Stava e il centenario della Campana dei Caduti – sottolinea la particolare sensibilità del Presidente nei confronti della memoria storica e del legame profondo che unisce il territorio, la sua gente e le sue ferite.
L’evento, come comunicato dal Commissariato del Governo per la Provincia di Trento, rappresenta un’occasione per riaffermare i valori della memoria, della solidarietà e della vigilanza, in un mondo sempre più esposto a nuove sfide e vulnerabilità.