Le recenti elezioni amministrative in quattro comuni trentino-altoatesini hanno delineato scenari elettorali diversificati, riflettendo dinamiche complesse e sfumature significative nel panorama politico locale.
A Stelvio, la tragica scomparsa del sindaco Franz Heinisch ha determinato una tornata elettorale particolare.
Samuel Marseiler, che aveva ricoperto la carica di vicesindaco e gestito l’amministrazione comunale in un periodo di transizione, si è presentato come unico candidato, ottenendo un consenso schiacciante con l’88,2% dei voti.
Questo risultato non solo conferma la fiducia che l’elettorato ripone in Marseiler, ma sottolinea anche la necessità di continuità amministrativa in un momento delicato per la comunità.
L’andamento del voto a livello di lista ha visto la Svp prevalere con il 77,5%, mentre la Süd-Tiroler Freiheit ha raccolto il 22,5%, segnando una potenziale divaricazione di prospettive all’interno del consiglio comunale.
A Capriana, la figura di Erwin Dallio ha incassato un risultato altrettanto netto, con il 96,33% dei consensi, testimoniando una forte stabilità politica e un consolidato rapporto di fiducia con la popolazione.
Questo risultato, unitamente a quello di Stelvio, evidenzia come in alcune realtà locali la figura del sindaco possa rappresentare un punto di riferimento consolidato, capace di trascendere le divisioni partitiche.
La competizione si è fatta più serrata a Madruzzo, dove Alessio Anselmo, sostenuto dalla lista “Noi per Madruzzo”, ha prevalso su Mariano Bosetti (Borghi di Madruzzo) con un margine di soli due punti percentuali (52,85% contro 47,15%).
Questo risultato indica una frammentazione dell’elettorato e un’aspirazione al cambiamento, suggerendo che le dinamiche politiche interne al comune sono in evoluzione e richiedono un’attenta gestione delle diverse sensibilità.
Due dei comuni coinvolti, Luserna e Cimone, si sono trovati ad affrontare una situazione di stallo.
A Luserna, la bassa affluenza alle urne (solo il 30,37% degli aventi diritto al voto) ha impedito il raggiungimento del quorum necessario per validare l’elezione.
Questo risultato riflette una potenziale disaffezione nei confronti della politica locale, oppure un disinteresse per i candidati proposti.
Di conseguenza, l’amministrazione comunale rimane in stato di commissariamento, in attesa di nuove elezioni.
A Cimone, la mancanza di candidati sindaco ha determinato la stessa conseguenza, sottolineando una crisi di leadership e una difficoltà nel trovare figure disposte a impegnarsi nella gestione della comunità.
Queste due situazioni, pur diverse nelle cause, evidenziano la fragilità di alcune realtà amministrative e la necessità di interventi mirati per rilanciare la partecipazione democratica e la fiducia nelle istituzioni locali.







