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Bolzano, caos e Daspo: sette persone denunciate dopo i disordini.

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Vigili del fuoco Trentini: un anno di straordinario impegno

Nel cuore del Trentino, la celebrazione di Santa Barbara ha illuminato la recente attività del Corpo permanente dei Vigili del fuoco, un anno segnato...
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Decreto energetico: svolta autonoma in Trentino-Alto Adige

Il recente decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta un passo significativo nell'evoluzione del quadro normativo che disciplina la gestione dell'energia nella Regione Trentino-Alto Adige, delineando un'armonizzazione tra le competenze provinciali e quelle statali. Questo provvedimento si inserisce...

Bolzano, caos e Daspo: sette persone denunciate dopo i disordini.

Il tessuto sociale di Bolzano è stato teatro di episodi di disordini, innescati durante la partita di Serie B, Palermo-Südtirol, il 14 settembre 1. La risposta delle autorità, guidate dal Questore Giuseppe Ferrari, si è manifestata con l'emissione di...

Stipendi dei consiglieri: l’opposizione sdegna la proposta Kompatscher

La proposta di introdurre un meccanismo di rivalutazione automatica degli stipendi dei consiglieri provinciali, presentata dal Presidente Arno Kompatscher durante la seduta del Consiglio Regionale,...
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Manovra in Trentino: Opposizione all’attacco con 15.000 emendamenti

La discussione della manovra finanziaria 2026-2028 della provincia autonoma di Trento si preannuncia un momento di intensa negoziazione politica, segnato da un...

Alto Adige: 8,76 miliardi per un futuro prospero e inclusivo.

L'orizzonte del futuro altoatesino si proietta attraverso un bilancio provinciale storico, pari a 8,76 miliardi di euro, che rappresenta un investimento strategico per consolidare...

Riforma Autonomia Trentino-Alto Adige: Via Libera alla Camera

L’Aula della Camera dei Deputati ha approvato con ampia maggioranza il disegno di legge costituzionale che mira a una revisione organica dello statuto speciale di autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol.
Il voto, che ha visto 192 favorevoli e 32 astenuti, segna una tappa cruciale in un processo legislativo complesso e delicato, che ora prosegue con l’esame del Senato, dove necessita di tre ulteriori letture parlamentari per raggiungere la definitiva approvazione.

La riforma, incentrata su un aggiornamento del quadro normativo che disciplina le peculiarità di questa regione a statuto speciale, introduce modifiche significative volte a rafforzare l’autonomia e a chiarire meglio i confini delle competenze.

Un elemento centrale della revisione è l’incorporazione ufficiale della denominazione in lingua tedesca nella definizione istituzionale della Regione, un gesto simbolico che riconosce e valorizza la pluralità linguistica e culturale del territorio.

Questo adeguamento riflette un impegno verso una maggiore inclusione e una più precisa espressione dell’identità regionale.

Oltre a questo aspetto denominativo, la riforma interviene in modo sostanziale sulla definizione delle province autonome di Trento e Bolzano, qualificandole esplicitamente come “autonome”, sottolineando così l’ampiezza delle loro prerogative e responsabilità.

Si tratta di una puntualizzazione che mira a superare interpretazioni ambigue e a consolidare il loro ruolo all’interno del sistema istituzionale italiano.

Un altro pilastro della riforma riguarda la revisione dei limiti che la Regione deve osservare nell’esercizio delle proprie potestà legislative, sia quelle di competenza esclusiva che quelle concorrenti con lo Stato.

L’obiettivo è garantire una maggiore chiarezza e certezza del diritto, evitando sovrapposizioni o conflitti di competenza.
In questo contesto, si introduce una competenza prioritaria per la Regione in ambiti strategici come la gestione del territorio e la politica faunistica.
Questa priorità consente alla Regione di esercitare un ruolo più proattivo nella salvaguardia dell’ambiente, nella pianificazione urbana e nella tutela della biodiversità, elementi cruciali per la sostenibilità dello sviluppo regionale.
La riforma rappresenta quindi non solo un aggiornamento formale dello statuto, ma un’occasione per ripensare il rapporto tra la Regione e lo Stato, per rafforzare l’autonomia regionale e per definire in modo più preciso i poteri e le responsabilità della Regione e delle Province autonome, con un occhio di riguardo alla tutela dell’identità culturale e alla gestione responsabile del territorio.

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