Il gesto del consigliere comunale Diego Salvadori, con la condivisione di una citazione di Joseph Goebbels, ha scosso profondamente la comunità bolzanina e ha suscitato la ferma e inequivocabile condanna del sindaco Claudio Corrarati. Questa azione, lungi dall’essere un semplice errore di giudizio, rappresenta una cesura inaccettabile con i valori che fondano la nostra convivenza civile e solleva interrogativi cruciali sul ruolo e la responsabilità dei rappresentanti istituzionali.L’atto del consigliere non è solo moralmente riprovevole, ma anche pericoloso. Goebbels, figura cardine del regime nazista, fu il ministro della propaganda responsabile della diffusione di un’ideologia basata sull’odio, la discriminazione e la negazione della dignità umana. Richiamare il suo nome, anche implicitamente, significa riaprire una ferita dolorosa nella storia europea e mondiale, e rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche.Il sindaco Corrarati ha agito con tempestività e coerenza, richiedendo l’immediata rimozione del post e convocando il consigliere per un confronto urgente. Questa risposta non può essere interpretata come una mera formalità, ma come un segnale chiaro e inequivocabile: a Bolzano non c’è spazio per l’apologia di ideologie totalitarie e per il revisionismo storico.È fondamentale sottolineare che la libertà di espressione, sacrosanta in una società democratica, non può essere utilizzata per diffondere messaggi d’odio o per esaltare figure responsabili di crimini contro l’umanità. La responsabilità dei rappresentanti istituzionali è di agire con prudenza e consapevolezza, tutelando i valori costituzionali e promuovendo una cultura del rispetto e dell’inclusione.La richiesta di pubbliche scuse da parte del consigliere Salvadori non è solo una questione di decoro, ma un atto di riconoscimento della gravità del suo gesto e un impegno a riparare il danno arrecato alla comunità. Allo stesso tempo, è necessario avviare un percorso di riflessione e di sensibilizzazione, volto a combattere l’ignoranza e a promuovere una corretta interpretazione della storia.Il sindaco Corrarati si impegna a vigilare costantemente affinché simili episodi non si ripetano, garantendo che l’amministrazione comunale sia un baluardo dei diritti fondamentali, della memoria storica e dei principi di uguaglianza e dignità per ogni cittadino. La comunità bolzanina merita di potersi riconoscere in un’istituzione che incarna i valori della Costituzione e che si fa promotrice di una società libera, giusta e solidale. Questo incidente deve servire da monito per tutti, ricordando che la difesa della democrazia è un impegno quotidiano che richiede la partecipazione attiva di ogni singolo individuo.
Salvadori e Goebbels: Scontro a Bolzano, il Sindaco condanna.
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