Trento, città che si definisce non attraverso ordinanze o piani regolatori, ma attraverso la sua stessa essenza sociale.
Questa identità, sottolineata dal sindaco Ianeselli, si rivela in scelte concrete che trascendono la mera gestione amministrativa, delineando un approccio all’urbanistica e al benessere collettivo profondamente radicato nella comunità.
L’impegno verso i lavoratori precari, come testimoniato dall’investimento di 6 milioni di euro per l’ostello alle scuole Bellesini, e la perseveranza nell’accoglienza di persone in difficoltà abitativa, rappresentano un contrasto emblematico rispetto alle direttive provinciali, evidenziando una visione divergente sull’inclusione sociale.
La sfida abitativa, elemento cruciale per il futuro di Trento, si articola attorno a una complessa equazione demografica: 5.000 alloggi attualmente inutilizzati convivere con la proiezione di un fabbisogno di 6.000 nuove unità entro il 2040.
Questa prospettiva impone un cambio di paradigma nell’approccio all’edilizia, superando la logica dell’espansione urbana a favore di una rigenerazione profonda del patrimonio esistente.
La collaborazione con ITEA (Istituto Trentino Edilizia Residenziale) si rivela quindi strategica per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili, capaci di rispondere alle esigenze abitative della popolazione senza compromettere l’ambiente circostante.
La conclusione dei lavori della circonvallazione ferroviaria, evento di portata trasformativa per la città, sollecita un ripensamento radicale dello spazio pubblico e della sua connessione con il territorio.
Oltre all’avvio del confronto con RFI per un’Analisi costi/benefici riguardante l’interramento della linea storica – una questione cruciale per ridurre l’impatto ambientale e acustico – l’amministrazione comunale ha avviato un processo di progettazione partecipata per la riqualificazione dell’area di imbocco della galleria.
I futuri Giardini Malvasia, che si estenderanno tra la scarpata sotto via Pietrastretta e l’area oggi occupata dal cantiere del bypass, rappresentano un’ambiziosa visione di un parco urbano che integri natura, fruibilità pubblica e connettività.
Tra le ipotesi progettuali si contemplano terrazzamenti a prato o frutteto, un sentiero roccioso, un parco giochi, un laghetto e una zona umida, elementi pensati per creare un ambiente accogliente e stimolante per i cittadini.
L’introduzione di un ascensore per collegare la zona con le alture circostanti, inoltre, mira a facilitare l’accessibilità e a valorizzare il paesaggio collinare.
Questa visione olistica, orientata alla creazione di spazi pubblici di qualità e alla promozione della sostenibilità ambientale, riflette l’impegno dell’amministrazione comunale a costruire una Trento più vivibile, inclusiva e resiliente.