I risultati degli ultimi tre mesi sono stati emozionanti e intensi per Jannik Sinner. La sua ripresa in campo è stata un’esperienza estremamente positiva, soprattutto dopo la lunga sospensione impostagli dal tennis professionistico a causa della pandemia.”Questo anno è stato diversissimo da quelli precedenti”, ha confessato Sinner, “ma adesso mi sento libero dai pesi di cui erano carico e posso guardare al futuro con ottimismo.”Il coach del giocatore, Simone Vagnozzi, concorda sul fatto che la sospensione sia stata un’esperienza cruciale per Sinner: “Abbiamo provato a gestirla nel modo migliore possibile. Inizialmente c’erano molti dubbi e incertezze, ma sono stato fortunato ad avere il supporto di persone qualificate che mi hanno aiutato a superare questo periodo difficile”.Vagnozzi ha inoltre sottolineato come Sinner sia andato oltre le attese in termini di risultati, considerando gli ostacoli e le sfide alle quali è stato sottoposto. “Ho pensato che avremmo dovuto lottare per ottenere qualche vittoria. Invece siamo stati più fortunati”.La sua unica preoccupazione è ora quella di ritrovare il ritmo dopo tre mesi di inattività: “Ora ci concentreremo sulla conquista dei primi risultati, su vincere almeno due tornei per ristabilire l’equilibrio nel campionato”.I problemi di Sinner non sono solo quelli legati alla sua condizione fisica. Anche il fatto che abbia vissuto una squalifica di un anno è stato difficile da gestire, soprattutto in relazione alle pressioni e agli aspetti emotivi.Gli ultimi mesi sono stati complicati anche per gli altri giocatori della squadra. “Nonostante la squalifica, Sinner ha mantenuto il suo livello tecnico e fisico”, ha dichiarato Vagnozzi: “Ho sentito dire che molti giovani tennisti hanno sofferto di depressione dopo aver perso tutta quella energia e vitalità accumulata. Non credo proprio che questo sia capitato a Nick Kyrgios, il giocatore australiano”. Sulla possibilità di Sinner di vincere almeno due tornei in campionato, Vagnozzi è più cauto: “Sarebbe un sogno poter riuscire nel tentativo”, e ha aggiunto: “Ma il nostro obiettivo principale sarà quello di far arrivare Jannik a Parigi con l’esperienza sufficiente per affrontare i migliori giocatori del mondo”.Infine, il coach ha rivolto un pensiero ai suoi colleghi. “Mi sentirei perfettamente adatto a fare da solo, ma con questi giocatori così grandi è importante avere una spalla”, ha dichiarato Vagnozzi.Sulla permanenza di Lleyton Hewitt come allenatore della squadra di tennis del Nuovo Galles del Sud, Simone Cahill è stato molto esplicito: “Vorrei che rimanesse con noi almeno per altri cinque anni. È una persona incredibile”.
Ritorno alla gloria: l’eroico ritorno in campo di Jannik Sinner dopo la sospensione del tennis professionistico
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