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lunedì 3 Novembre 2025

Schwazer, una speranza dalla Corte Europea: si apre la via alla riabilitazione?

La speranza di una rivalutazione del lodo del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) si riaccende, alimentata dalla decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
L’avvocato Gerhard Brandstätter, rappresentante di Alex Schwazer, ha espresso cauta ottimismo, sottolineando come il superamento della fase “filtro” e la successiva apertura del procedimento a livello europeo attestino una potenziale fondatezza delle argomentazioni presentate.
La vicenda, segnata da un’ingiustizia sportiva tangibile – la sospensione di otto anni che ha precluso a Schwazer la possibilità di competere ai Giochi Olimpici di Londra – è complessa e stratificata.
Brandstätter si mostra pragmatico riguardo a una possibile risoluzione extragiudiziale, i cui termini temporali si stanno assottigliando, pur riconoscendo la soddisfazione di vedere confermata la validità delle tesi difese finora.

L’elemento cruciale che ha portato al “vulnus”, come lo definisce l’avvocato, risiede nell’omissione, da parte delle autorità svizzere, di un aspetto fondamentale: l’archiviazione del procedimento in Italia.

Quest’archiviazione, a suo tempo, aveva dichiarato la non sussistenza dei fatti che avevano portato all’incriminazione di Schwazer.

La mancata presa in considerazione di questo atto processuale costituisce, a detta di Brandstätter, la radice di un’ingiustizia che ora potrebbe trovare una sua correzione.

La prospettiva non è quella di annullare la decisione passata, in quanto la sospensione è ormai un fatto compiuto.
Tuttavia, si apre la possibilità concreta di ottenere una riabilitazione sportiva, un riconoscimento formale dell’errore commesso, e un adeguato risarcimento dei danni morali, economici e professionali subiti da Schwazer a causa di una vicenda che ha profondamente segnato la sua carriera e la sua vita.
Il percorso è arduo e le sfide ancora numerose, ma la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo fornisce un barlume di speranza per un futuro in cui la giustizia sportiva possa finalmente trionfare.
L’attenzione ora è focalizzata sulla corretta valutazione delle prove e sulla piena considerazione del procedimento italiano, elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per ottenere la riparazione che Alex Schwazer merita.

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