“È un privilegio ineguagliabile essere artefici di questa pagina storica. L’Italia, a mio avviso, si apprezza e merita l’eccellenza che questi giocatori rappresentano.” Queste le parole di Jannik Sinner, risuonate con un’emozione palpabile al termine della sua vittoria su Rublev al Roland Garros, una vittoria che si tinge del colore tricolore nel giorno della Festa della Repubblica.L’affermazione di Sinner non è una semplice constatazione, ma un’espressione di orgoglio per il movimento tennistico italiano, un movimento che ha visto emergere talenti di rara intensità. Lorenzo Musetti, in particolare, è riconosciuto da Sinner come una figura di spicco, un talento di primissimo livello, attualmente settimo nel ranking mondiale, con l’ambizione legittima di scalare ulteriormente le posizioni, puntando al top five.“Io sono il suo primo tifoso”, dichiara Sinner, sottolineando non solo l’ammirazione per le capacità tecniche di Musetti, ma anche per la bellezza intrinseca del suo gioco. “Ieri ho seguito la sua partita, ha espresso un tennis incredibile, un’espressione artistica distante dalla mia, forse addirittura più affascinante da osservare. La sua estetica è un valore aggiunto per il tennis italiano, una ricchezza che amplifica il nostro bagaglio culturale sportivo.”L’affermazione di Sinner riflette una visione olistica del successo: la forza di un movimento sportivo non risiede unicamente nella presenza di singoli fenomeni, ma nella profondità del suo tessuto, nella pluralità di talenti che lo compongono. “Come ho sempre sostenuto, più siamo, meglio è.” Questa filosofia si traduce in un supporto incondizionato per i propri connazionali, un vero spirito di squadra che trascende la competizione individuale.L’ipotetica finale tra Musetti e Sinner a Parigi suscita l’entusiasmo dei tifosi, ma Sinner invita alla cautela. “Andiamoci piano, ragazzi. Questo sport è imprevedibile, il destino può cambiare in un istante. Non diamo nulla per scontato.” Questa pragmatica lucidità non smorza l’emozione, ma la incanala in un’attesa responsabile, consapevole delle sfide che ancora attendono i due azzurri.Il futuro del tennis italiano si prospetta radioso, alimentato dalla passione dei tifosi e dalla determinazione dei suoi atleti. L’entusiasmo è palpabile: “Intanto siamo contenti di avere due italiani ai quarti di finale. Domani c’è da fare il tifo per Lorenzo e dopodomani gioco io, vedremo.” Un futuro che si scrive partita dopo partita, con la consapevolezza di far parte di qualcosa di più grande, di una storia che si arricchisce di valori, talento e orgoglio nazionale.
Sinner: Musetti, un valore aggiunto per il tennis italiano
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