Il bosco sacro di Olimpia, custode di una storia millenaria, ha accolto Armin Zoeggeler, leggenda dello slittino, in un momento carico di significato e simbolismo.
La sua nomina a tedoforo, portatore della fiaccola olimpica, non è semplicemente un onore, ma rappresenta una sorta di coronamento di una carriera atletica straordinaria, un percorso che lo ha visto protagonista in sei edizioni consecutive dei Giochi Invernali, un primato assoluto nello sport.
Zoeggeler, eroe sportivo proveniente da Foiana, ha incanalato nel gesto del passaggio della torcia un’emozione palpabile, un ritorno alle origini di una passione che lo ha visto conquistare due ori, un argento e tre bronzi, scolpendo il suo nome nell’Olimpo dello sport.
L’esperienza, profondamente sentita, lo ha richiamato alla cerimonia di chiusura dei Giochi di Torino 2006, dove fu portabandiera, sottolineando la sua connessione con l’essenza olimpica.
La fiaccola, ora affidata a Zoeggeler dopo il passaggio di testimone dall’ex olimpionica Stefania Belmondo e dal canottiere greco Petros Gaidatzis, intraprende un viaggio attraverso la penisola italiana, un percorso di dieci mila e un tedoforo che la porterà a toccare l’Alto Adige, terra natale di Zoeggeler, il 27 gennaio.
Questo itinerario non è un mero spostamento geografico, ma una celebrazione del legame tra l’antichità e la modernità, tra il mito e la realtà.
I Giochi di Milano Cortina 2026 rappresentano un’occasione unica per lo sport italiano e, in particolare, per lo slittino, offrendo una vetrina di visibilità a livello internazionale e un trampolino di lancio per i giovani talenti altoatesini.
Zoeggeler, con la saggezza dell’esperienza, ha voluto lasciare un messaggio ai futuri protagonisti di questi Giochi: concentrazione, dedizione e la capacità di trasformare l’allenamento in performance, isolandosi dalle pressioni esterne.
L’arrivo della fiamma in Alto Adige, un evento inedito nella storia delle Olimpiadi, segna un momento di orgoglio e attesa per l’intera regione.
È un ponte tra il passato glorioso dei Giochi e il futuro dello sport, un’occasione per ispirare le nuove generazioni e per celebrare i valori di amicizia, rispetto e eccellenza che da sempre contraddistinguono il movimento olimpico.
Il viaggio della fiaccola non è solo una corsa attraverso il territorio, ma un percorso di ispirazione e di speranza, un inno alla passione sportiva e alla capacità di superare i propri limiti.







