Trieste e la sua vocazione marittima: un legame inscindibile che si celebra con il 160° anniversario del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. La ricorrenza, solennemente celebrata nel Salone di rappresentanza della Regione Fvg con un concerto dell’Orchestra di fiati del Conservatorio Tartini, ha rappresentato un’occasione per ripercorrere un secolo e mezzo di storia, di impegno e di evoluzione.Il Direttore Marittimo del Fvg, Capitano di Vascello Luciano Del Preite, ha efficacemente sintetizzato questa simbiosi profonda, sottolineando come la città e l’istituzione si siano plasmate reciprocamente nel tempo. Un rapporto che si configura non solo come garante della sicurezza in mare, ma come elemento fondante dell’identità triestina, un crocevia di culture e un importante hub commerciale.Il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale, Antonio Gurrieri, ha ampliato questa visione, descrivendo una collaborazione virtuosa tra istituzioni, operatori privati e il Corpo delle Capitanerie. Un modello di sinergia, basato sull’intelligenza e la condivisione di obiettivi, che ha contribuito in maniera significativa alla prosperità del porto e della città. La sua personale esperienza, iniziata come giovane ufficiale a Ravenna, testimonia l’impegno e la passione che animano il Corpo.La celebrazione è stata un viaggio nella storia, illustrato attraverso immagini, filmati e testimonianze, che hanno messo in luce le sfide affrontate e le missioni svolte nel corso dei 160 anni. Dalla salvaguardia della vita in mare al controllo delle attività portuali, dalla tutela dell’ambiente alla lotta contro la pesca illegale, il Corpo delle Capitanerie di Porto ha sempre operato in prima linea, adattandosi ai mutamenti del contesto globale e alle nuove esigenze di sicurezza.Il Vice Comandante Generale, Salvatore Liardo, ha definito il Corpo come un’entità dinamica, in costante trasformazione, animata da un “DNA” ricco di competenze diversificate. Oltre al tradizionale salvataggio e alla difesa dell’ambiente, il Corpo si è evoluto, assumendo ruoli sempre più complessi e specialistici. L’anniversario rappresenta un momento di riflessione, un bilancio che guarda al futuro con ottimismo, ma anche con la consapevolezza delle sfide ancora da affrontare: la crescente pressione antropica sui mari, il cambiamento climatico, i flussi migratori, le nuove minacce alla sicurezza.La cerimonia ha visto il conferimento di prestigiosi riconoscimenti all’Assessore Regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, e al Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, a testimonianza del ruolo cruciale del Corpo nella comunità. Roberti ha evidenziato come le attività sportive acquatiche possano avvicinare i giovani al mare, promuovendo la cultura della sostenibilità e la consapevolezza ambientale, mentre Dipiazza ha riconosciuto il contributo fondamentale del Corpo per la vitalità economica della città, con un porto operativo 24 ore su 24.L’Assessore Roberti ha inoltre sottolineato l’importanza di una leadership competente e di professionisti dedicati, capaci di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e vantaggio per tutta la collettività. La qualità del personale, la sua professionalità e la sua dedizione, sono la chiave per affrontare le sfide future e garantire la sicurezza del territorio marittimo.
160 Anni di Mare: Trieste e la sua Capitaneria di Porto
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