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2CV in Slovenia: Un Ritrovo Lento e Autentico

Un Ritrovo Lento e Consapevole: Celebrazione della Citroën 2CV in SloveniaNel cuore della Slovenia, vicino alle maestose grotte di Postumia, si è recentemente concluso il 25° raduno mondiale degli appassionati della Citroën 2CV, un evento che trascende la semplice esposizione di auto d’epoca per celebrare uno stile di vita deliberatamente lento, autentico e ricco di significato.
Più di tremila “Spacek” – soprannome affettuoso coniato da un giornalista all’epoca del lancio dell’auto in Jugoslavia – hanno invaso il paesaggio, trasformando un aeroporto in un vibrante mosaico di colori, suoni e storie.
Questo raduno non è solo un incontro tra collezionisti; è una dichiarazione di resistenza contro il ritmo frenetico della vita moderna.
Karmen Uglesic, organizzatrice dell’evento e veterana della gestione di eventi internazionali, descrive l’esperienza come una liberazione dallo stress quotidiano.
“Quando sali a bordo, tutto svanisce,” afferma.
“Smetti di preoccuparti e ti immergi nel momento presente.

”La Citroën 2CV, lanciata nel 1948 come risposta economica alla Volkswagen Beetle, incarnava l’ingegnosità francese e la funzionalità senza fronzoli.
Conosciuta per la sua semplicità meccanica, la manutenzione agevole e il design distintivo, ne sono stati prodotti oltre cinque milioni di esemplari prima che la produzione cessasse nel 2003 a causa di normative ambientali più stringenti.

Il nome “deux chevaux” (due cavalli), che si riferisce alla potenza originale del motore, è diventato sinonimo di affidabilità e accessibilità.
Gabriele Salvoni, un appassionato italiano proveniente da lontano, ha percorso 400 chilometri con il suo gruppo, viaggiando a una velocità moderata e lasciandosi superare dalle “supercar” italiane.

“Questo è un mondo diverso,” dichiara con orgoglio, mostrando i tatuaggi che raffigurano due 2CV con i nomi dei suoi figli.
“Viaggiamo in pace, questo è il nostro modo di vivere.

“Il raduno è stato un tripudio di creatività e personalizzazione.
Le “Spacek” esposte erano una testimonianza dell’ingegno umano: alcune erano state restaurate alla perfezione, altre erano state trasformate in opere d’arte su ruote, con colori sgargianti, decorazioni eccentriche e persino allungate a dismisura.
“Questa auto è una tela bianca,” osserva Uglesic.
“Ognuno può esprimere la propria personalità.

“L’atmosfera era contagiosa, un mix di festa, condivisione e amicizia.

I clacson risuonavano nell’aria, mentre i partecipanti, spesso giovani che non avevano mai assistito alla produzione della 2CV, cantavano insieme alle musiche provenienti dagli altoparlanti.

Jamie, un’artista freelance, e Mike, tecnico aeronautico, hanno percorso migliaia di chilometri dalla Germania per partecipare.

“È stato un sogno che si realizzava,” confessa Jamie.
Mike, pazientemente, le sta insegnando a riparare la propria “Spacek”, accettando con filosofia le piccole infiltrazioni d’acqua durante la pioggia.
L’evento ha anche rivelato una continuità generazionale, con giovani come Aleksandar Dincic, un sedicenne serbo, che sognava di ricevere una 2CV per il suo diciottesimo compleanno.
“Sono auto fantastiche, facili da guidare nel XXI secolo,” esprime con entusiasmo.
Il raduno di Slovenia non è stato solo una celebrazione di un’auto, ma un inno a uno stile di vita più lento, più consapevole e più connesso con il passato e con le persone.

È un promemoria che la felicità si trova spesso nella semplicità, nell’ingegnosità e nella condivisione di esperienze autentiche.
Un’esperienza che invita a rallentare, godersi il viaggio e riscoprire il piacere delle piccole cose.

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