L’attacco subito dal giornalista della Rai Friuli Venezia Giulia, Maurizio Mervar, a Ronchi dei Legionari, rappresenta una ferita profonda non solo per la comunità giornalistica regionale, ma per l’intero tessuto democratico.
Esprimo la mia piena e sentita solidarietà al collega, auspicando che possa superare presto questo episodio inquietante e che gli responsabili siano identificati e assicurati alla giustizia con la massima celerità.
Questo atto di violenza, oltre a colpire direttamente un singolo individuo, mira a intimidire e a soffocare la voce della cronaca, a compromettere il diritto fondamentale di informare e di essere informati.
Il diritto di cronaca, inteso come pilastro della libertà di stampa, non è un privilegio, ma un dovere civico imprescindibile per il corretto funzionamento di una società libera e consapevole.
È il baluardo contro l’opacità, la corruzione e l’abuso di potere.
Limitare o compromettere questo diritto significa minare le fondamenta stesse della democrazia.
La libertà di stampa, garantita dalla nostra Costituzione, non è un diritto assoluto, certamente, ma è un diritto che va difeso con rigore e determinazione contro ogni forma di aggressione, sia fisica che giuridica, sia diretta che indiretta.
Ogni attacco a un giornalista, ogni tentativo di censura, ogni pressione indebita, costituisce una violazione del principio democratico e un campanello d’allarme per l’intera collettività.
Ringrazio di cuore tutti gli operatori dell’informazione, giornalisti, tecnici, collaboratori, che quotidianamente, con professionalità, coraggio e senso di responsabilità, si adoperano per raccontare la realtà, a volte scomoda, del nostro territorio.
Il loro lavoro è essenziale per mantenere viva l’attenzione pubblica sui temi cruciali, per stimolare il dibattito, per favorire la partecipazione civica.
È un lavoro che, spesso, viene svolto in condizioni di precarietà e sotto la pressione di interessi particolari, e che merita il nostro sostegno e la nostra ammirazione.
È necessario rafforzare le misure di protezione per i giornalisti, soprattutto in aree geografiche o contesti sociali particolarmente a rischio.
È fondamentale promuovere una cultura della legalità e del rispetto della libertà di stampa, educando le nuove generazioni al valore dell’informazione corretta e indipendente.
È urgente un confronto serio e costruttivo tra istituzioni, ordini professionali e società civile per affrontare le sfide che il giornalismo contemporaneo si trova ad affrontare, garantendo che la voce della cronaca possa continuare a risuonare libera e indipendente.
Questo episodio deve stimolare una riflessione più ampia sul ruolo della stampa e sulla necessità di difendere i suoi diritti, perché la libertà di stampa è libertà per tutti.