Un’ondata di instabilità atmosferica, generata da un complesso sistema sinottico di origine atlantica, sta per investire il Friuli Venezia Giulia, con implicazioni significative per la sicurezza e le attività quotidiane.
L’allerta meteo, elevata a livello arancione per una porzione considerevole del territorio, si estende alle aree centrali e costiere della provincia di Udine, abbracciando inoltre i distretti di Gorizia e Trieste, mentre il resto della regione è sotto allerta gialla, presidiato da piogge intense.
La dinamica è alimentata dall’irruzione di una saccatura depressionaria, una vasta area di bassa pressione, che si è estesa sul bacino del Mediterraneo, canalizzando correnti umide provenienti da sud-ovest in quota e intensificando la ventilazione di scirocco sull’Adriatico.
Questa combinazione di fattori crea le precondizioni per una marcata instabilità atmosferica, destinata ad accentuarsi progressivamente.
L’evoluzione prevista indica che, a partire dal tardo pomeriggio, si registreranno fenomeni piovosi di varia intensità, localmente intensi, con una maggiore probabilità nelle zone sudorientali.
Si tratta di rovesci e temporali sparsi, ma con potenziale per sviluppi più organizzati.
L’accumulo previsto potrebbe risultare significativo, esacerbato dalla natura umida delle masse d’aria in transito.
La fase più critica è prevista per domani, quando l’interazione tra la saccatura e il territorio raggiungerà il suo apice.
Bassa pianura, fascia costiera e zone orientali sono particolarmente vulnerabili, con previsione di rovesci e temporali intensi, potenzialmente accompagnati da fenomeni di mareggiata.
La persistenza dei fenomeni, ovvero la loro capacità di stazionare in una determinata area, potrebbe amplificare ulteriormente l’accumulo di precipitazioni, incrementando il rischio di allagamenti e smottamenti.
Nel resto della regione, le piogge, pur presenti, tenderanno ad essere più discontinue e meno intense, pur richiedendo comunque attenzione e prudenza.
La situazione richiede un monitoraggio costante da parte delle autorità competenti e un’attenta valutazione del rischio da parte della popolazione.