giovedì 7 Agosto 2025
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Trieste

Autorità Portuali: Paralisi Nomine, Rischio per il Futuro del Porto di Trieste

La persistente paralisi delle nomine che riguardano la governance delle Autorità Portuali (AdSP) riemerge come un déjà-vu, un’eco di pratiche clientelari che si manifestano in un momento storico di cruciale importanza.
La situazione, denunciata con forza dalle segreterie NCCdL CGIL e FILT CGIL FVG, rappresentata rispettivamente da Massimo Marega e Stefano Mauro, solleva interrogativi profondi sulle priorità e la qualità della gestione portuale.

L’impatto di questa impasse si estende ben oltre le dinamiche interne all’AdSP.
Gli ingenti investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con progetti strategici come il potenziamento dei moli VII e VIII e altre opere infrastrutturali, rischiano di subire ritardi e inefficienze.

Allo stesso modo, la complessità del contesto geopolitico, caratterizzato da iniziative come la “Belt and Road Initiative” (la Nuova Via della Seta), le dinamiche commerciali legate al cotone, le politiche tariffarie e la necessità di rivitalizzare il regime del porto franco, esigono una leadership portuale forte e visione strategica, elementi che appaiono compromessi dalla situazione attuale.

L’organizzazione sindacale sottolinea come il criterio fondamentale debba essere la competenza e l’esperienza dei professionisti che guidano la gestione portuale.
La continuità nell’azione amministrativa si configura come un elemento imprescindibile per lo sviluppo sostenibile della città di Trieste e del suo scalo, un asset strategico per l’economia regionale e nazionale.
Interrompere o frammentare questo percorso significa vanificare gli sforzi compiuti e compromettere la capacità di risposta alle sfide che il porto si trova ad affrontare.

La presenza di un commissario, pur assolvendo a funzioni di gestione, presenta intrinsecamente dei limiti rispetto alla figura del presidente eletto, compromettendo l’ampiezza dei poteri decisionali e la capacità di implementare strategie a lungo termine.

Parallelamente, la definizione del Segretario Generale, prerogativa del presidente, rappresenta un tassello cruciale per garantire una gestione autorevole e tecnicamente solida.
La sinergia tra queste figure apicali è essenziale per affrontare con efficacia le complessità operative e strategiche del porto.
Il sindacato, infine, richiama con forza l’attenzione sullo sviluppo complessivo del porto, consapevole che questo è intrinsecamente legato alla tutela e alla creazione di opportunità di lavoro.
L’esperienza maturata sotto la guida di Franco D’Agostino e Paolo Sommariva costituisce un punto di riferimento, un esempio di come una leadership competente e lungimirante possa contribuire a consolidare la posizione del porto di Trieste nel panorama internazionale.

La necessità di recuperare quel modello di governance partecipata e orientata ai risultati è urgente e imprescindibile per garantire un futuro prospero per il porto e per la comunità che lo circonda.

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