Il Piano Nazionale di Emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei rappresenta una sfida complessa che richiede un’azione coordinata e proattiva a livello regionale.
La Regione Friuli Venezia Giulia, in virtù del suo ruolo all’interno del sistema di Protezione Civile nazionale, si è attivata partecipando al Tavolo Tecnico di Coordinamento, con l’obiettivo di definire e affinare le procedure operative in vista di un eventuale scenario di emergenza.
L’assessore regionale alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, ha sottolineato l’importanza di un approccio basato sull’esperienza, sulla competenza e sulla capacità di risposta rapida ed efficiente, auspicando che le esercitazioni in corso si rivelino unicamente prove teoriche.
L’impegno del Friuli Venezia Giulia non si limita alla partecipazione al tavolo tecnico, ma si concretizza in un piano di accoglienza strutturato per far fronte all’eventuale afflusso di sfollati provenienti dalla zona rossa, stimato in circa cinquemila persone.
Il legame gemellato con il quartiere di Chiaiano, area a rischio all’interno del Piano, rafforza ulteriormente la responsabilità regionale.
Il Tavolo Tecnico, in questa prospettiva, funge da piattaforma cruciale per la sinergia tra istituzioni – con il coinvolgimento attivo delle Prefetture – e le diverse componenti del sistema di Protezione Civile regionale.
La gestione di un evento vulcanico di tale portata richiede una logistica impeccabile.
Si prevede che l’arrivo degli sfollati avverrà prevalentemente tramite treno o con mezzi di trasporto propri, e la Fiera di Udine è stata individuata come sito di prima accoglienza privilegiato, grazie alla sua posizione strategica, alla disponibilità di ampi parcheggi e alle infrastrutture logistiche adeguate.
Questa prima fase di accoglienza prevede l’assistenza immediata e la successiva organizzazione dell’allocazione di alloggi temporanei.
Oltre all’assistenza primaria, il piano prevede la garanzia della continuità educativa per i bambini e l’accesso a servizi sanitari essenziali, elementi imprescindibili per il mantenimento di una condizione di vivibilità e dignità durante un periodo di grave disagio.
L’assessore Riccardi ha evidenziato come gli investimenti strategici effettuati nel tempo nella prevenzione e nella mitigazione del rischio naturale abbiano consentito di affrontare eventi estremi con maggiore resilienza, minimizzando potenziali impatti devastanti.
Questa visione a lungo termine, improntata alla sicurezza del territorio e alla tutela delle comunità, costituisce il pilastro fondamentale di un approccio proattivo e responsabile nella gestione del rischio vulcanico dei Campi Flegrei.
La preparazione non è solo un obbligo, ma un atto di civiltà e di garanzia per il futuro.








