Nell’ambito di un’intensificata campagna di vigilanza finalizzata a contrastare il caporalato, il lavoro irregolare e a garantire la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Udine hanno recentemente condotto un’approfondita serie di controlli mirati, estesi all’intero territorio provinciale. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di tutela dei diritti sociali e di contrasto all’economia sommersa, un fenomeno che depreda le casse dello Stato, danneggia la concorrenza leale e, soprattutto, espone i lavoratori a condizioni di precarietà e rischio.Le ispezioni, condotte con metodo sistematico e ampio respiro, hanno interessato attività commerciali e di servizi particolarmente esposte a fenomeni di sfruttamento, tra cui distributori di carburante, esercizi di alimentari, officine meccaniche e negozi di abbigliamento. L’obiettivo non si è limitato alla mera constatazione di irregolarità, ma si è focalizzato sull’analisi delle dinamiche operative e sulla verifica della piena adozione delle misure di prevenzione e protezione.Le verifiche hanno evidenziato una diffusa carenza di adempimenti in aree critiche quali la valutazione dei rischi, la formazione del personale, l’elaborazione di piani di emergenza e di evacuazione, la designazione di figure chiave come l’addetto antincendio e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSpp), e l’effettivo svolgimento della sorveglianza sanitaria obbligatoria. Si è riscontrato, in alcuni casi, un approccio superficiale alla gestione della sicurezza, con conseguenze potenzialmente gravi per l’incolumità dei lavoratori.Particolarmente allarmante è stato il caso di un distributore di carburante dove, oltre alle gravi inadempienze in materia di sicurezza, è stata accertata la presenza di un lavoratore impiegato in nero, risultato l’unico presente durante l’ispezione. Questa situazione, oltre a violare la normativa sull’impiego di personale, ha evidenziato una profonda carenza di responsabilità e un disinteresse per la tutela dei diritti del lavoratore.A seguito dei controlli, sono state disposte sospensioni immediate delle attività per due distributori di carburante e un’officina meccanica, a causa di violazioni ritenute particolarmente gravi e imminenti per la sicurezza. La gravità delle irregolarità riscontrate ha portato all’applicazione di sanzioni pecuniarie complessive superiori a 150.000 euro, a testimonianza dell’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto a tali pratiche illegali. Le sanzioni non rappresentano solo una deterrenza economica, ma anche un monito per tutte le aziende che non rispettano la legge e mettono a rischio la vita e la dignità dei propri dipendenti. L’azione di controllo continuerà con ancora maggiore intensit