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mercoledì 12 Novembre 2025

Cooperazione transfrontaliera: l’idrogeno motore di sviluppo nell’Alto Adriatico

La cooperazione transfrontaliera tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia si configura come un motore strategico per lo sviluppo sostenibile dell’area dell’Alto Adriatico, un’area con un’importanza geopolitica significativa per l’Europa.
L’ambizione condivisa, come sottolineato dall’Assessore Regionale Alessia Rosolen durante la conferenza “From innovation sparks to the starts of the hydrogen economy”, trascende le semplici relazioni economiche, abbracciando un’integrazione scientifica, formativa e, soprattutto, un coordinamento politico e istituzionale sempre più coeso.

La North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), finanziata dal programma Horizon Europe, incarna questa visione, trasformando una prospettiva comune in un progetto concreto.

L’iniziativa, nata dall’impegno delle tre nazioni, non si limita a una mera collaborazione, ma si propone di creare un ecosistema dell’idrogeno avanzato, un vero e proprio laboratorio per l’innovazione e l’implementazione di tecnologie pulite.

La presenza di rappresentanti dei Ministeri sloveno dell’Ambiente, Clima ed Energia, e croato dell’Economia, testimonia l’importanza che l’iniziativa riveste a livello governativo, con il gruppo di lavoro congiunto NAHV che svolge un ruolo cruciale nella governance del progetto transnazionale.

Un elemento chiave per il successo dell’iniziativa è il rafforzamento del dialogo tra tutti gli attori coinvolti: non solo le forze politiche e le amministrazioni locali, ma anche le imprese, gli istituti di ricerca e i centri di competenza.

L’auspicio di una rapida costituzione dell’associazione internazionale senza scopo di lucro, l’Aisbl, con sede legale in Belgio, riflette la volontà di creare una piattaforma aperta e inclusiva, capace di attrarre nuovi partner e di stimolare la crescita dell’ecosistema dell’idrogeno nell’Alto Adriatico.

La conferenza di Nova Gorica ha ripercorso il cammino compiuto a partire dalla prima edizione del 2021, quando l’impegno delle tre nazioni per la creazione della prima Hydrogen Valley transnazionale d’Europa fu formalizzato.

La lettera di cooperazione del marzo 2022 ha rappresentato un passo fondamentale per accelerare l’introduzione dell’idrogeno nelle filiere produttive e per mobilitare investimenti pubblici e privati.
Le iniziative successive, supportate da diversi programmi europei, hanno consolidato ulteriormente il progetto, con un impegno finanziario complessivo che supera i 41,5 milioni di euro in contributi pubblici e un potenziale di investimento stimato in circa 3 miliardi di euro nel lungo periodo.

Il Friuli Venezia Giulia si è posto obiettivi ambiziosi, anticipando al 2045 il traguardo della neutralità climatica, con investimenti regionali che superano i 50 milioni di euro, a cui si aggiungono risorse nazionali ed europee per un totale di circa 330 milioni.
Questo impegno finanziario testimonia la visione strategica della Regione, che vede l’idrogeno come un elemento chiave per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e per la creazione di nuove opportunità di sviluppo sostenibile per l’intero territorio dell’Alto Adriatico.
Il progetto NAHV si configura dunque come un modello di cooperazione transfrontaliera, un catalizzatore per l’innovazione e un motore per la crescita economica, sociale e ambientale della regione.

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