La salvaguardia del patrimonio musicale corale rappresenta un investimento strategico per il tessuto sociale e culturale delle nostre comunità.
Riconoscere e sostenere il lavoro dei cori, spesso cuore pulsante delle parrocchie e aggregatori di persone di ogni età, significa preservare un’eredità immateriale di inestimabile valore.
L’approvazione della recente delibera regionale, relativa alla concessione di contributi per l’acquisto di divise, testimonia questo impegno concreto.
Le divise corali, lungi dall’essere un mero elemento di abbigliamento, incarnano un profondo significato simbolico: sono il segno tangibile di un’identità condivisa, la materializzazione dello spirito corale e la testimonianza di un impegno collettivo che trascende l’esecuzione musicale.
Rappresentano l’orgoglio di appartenenza a un gruppo, la celebrazione della tradizione e la proiezione di un’immagine unitaria verso l’esterno.
La delibera regionale, con un finanziamento complessivo di 200.000 euro, mira a supportare economicamente le realtà corali operanti, prevalentemente legate a parrocchie, e ad esse dedicate.
Si tratta di soggetti privati non lucrativi che hanno espresso, nei propri statuti, l’attività corale come obiettivo primario.
Il contributo, che coprirà integralmente la spesa sostenuta (fino a un massimo di 10.000 euro e un minimo di 500), potrà essere erogato in un’unica soluzione, favorendo così la tempestività degli acquisti.
L’accessibilità alla misura è garantita attraverso la piattaforma IOL (Istanze On Line), che consentirà ai soggetti interessati di presentare domanda nel periodo compreso tra il 1° e il 30 ottobre 2025.
La valutazione delle domande seguirà un procedimento a sportello, assicurando un’equa distribuzione delle risorse disponibili.
L’erogazione dei contributi è prevista entro il 30 dicembre 2025, permettendo alle realtà corali di beneficiare immediatamente del sostegno finanziario.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche volte a valorizzare il volontariato culturale e a promuovere l’accesso alla pratica musicale, riconoscendo il ruolo cruciale che i cori svolgono nella trasmissione di valori, nella coesione sociale e nell’arricchimento del paesaggio sonoro regionale.
Si tratta di un investimento non solo economico, ma anche culturale, che mira a rafforzare il legame tra le comunità e a preservare un patrimonio di inestimabile valore per le generazioni future.