La comunità di Cormons è in lutto, testimone di una tragedia che ha scosso profondamente il territorio: il ritrovamento del corpo di Guerrina Skocaj, 83 anni, dispersa in seguito a una violenta frana che ha travolto la sua abitazione.
La sua scomparsa si aggiunge a quella di un giovane turista tedesco di 32 anni, il cui corpo era stato precedentemente recuperato dai soccorritori.
L’evento, innescato da piogge intense e prolungate che hanno saturato il terreno, ha portato alla destabilizzazione del pendio, innescando il movimento franoso che ha colpito l’abitazione e le sue immediate vicinanze.
La dinamica precisa dell’evento è ancora oggetto di indagine, ma è evidente come l’esacerbazione degli eventi meteorologici abbia contribuito in maniera determinante alla catastrofe.
Attualmente, le operazioni di recupero del corpo di Guerrina Skocaj sono state temporaneamente sospese, una decisione presa dai Vigili del fuoco per garantire la sicurezza del personale impegnato.
Le condizioni meteorologiche avverse, con nuove precipitazioni previste, aumentano il rischio di ulteriori cedimenti del versante, rendendo impraticabile qualsiasi intervento.
L’attenzione si concentra ora sulla stabilizzazione del pendio e sulla valutazione completa della situazione, per poter procedere in sicurezza.
Questo episodio riapre un dibattito cruciale sulla vulnerabilità del territorio friulano, storicamente soggetto a fenomeni di dissesto idrogeologico.
L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi, collegato ai cambiamenti climatici globali, amplifica significativamente i rischi per le comunità che vivono in aree collinari e montane.
La gestione del territorio, la manutenzione delle infrastrutture di prevenzione, la pianificazione urbanistica attenta alla geologia locale e l’implementazione di sistemi di allerta precoce si rivelano quindi azioni imprescindibili per ridurre la fragilità del territorio e proteggere la vita delle persone.
La tragedia di Cormons rappresenta un monito doloroso e un’urgenza di agire con consapevolezza e responsabilità.







