cityfood
cityeventi
lunedì 27 Ottobre 2025

Escursionista ritrovato: salvataggio a Barcis grazie a un selfie

La complessa vicenda che ha visto protagonista un escursionista proveniente da Bolzano, scomparso nei boschi attorno al Lago di Barcis, si è risolta con successo, ma non senza mettere a dura prova le risorse e la professionalità delle squadre di soccorso.

L’uomo, partito sabato 10 ottobre per un’immersione nella natura, non aveva fatto ritorno al suo alloggio, sollevando immediatamente preoccupazione tra i suoi conoscenti e innescando un’operazione di ricerca che si è protratta per diversi giorni.
La sfida per i soccorritori si è rivelata ardua, non solo per la vastità e l’impervietà del territorio montano, caratterizzato da fitte aree boschive e anfratti rocciosi, ma anche per le mutate condizioni meteorologiche che hanno accompagnato le ricerche.

Le temperature in calo, tipiche del periodo autunnale, hanno amplificato il rischio per la persona scomparsa, rendendo ogni ora cruciale.

L’intervento coordinato ha visto il coinvolgimento di diverse componenti specializzate: la squadra del distaccamento di Maniago, con la sua esperienza nella ricerca in ambiente montano, il Nucleo Cinofilo regionale, il cui fiuto si è rivelato un valido ausilio nella localizzazione di tracce, e l’elicottero Drago 149 del reparto volo di Venezia, dotato di strumentazione avanzata per la perlustrazione aerea.

Un elemento decisivo in questa complessa operazione è stata la disponibilità di un’immagine condivisa dall’escursionista stesso, un selfie scattato al mattino di sabato.

Questa fotografia, apparentemente banale, ha fornito agli analisti un punto di riferimento cruciale per restringere il campo della ricerca.

Attraverso l’analisi di elementi paesaggistici presenti nell’immagine, gli esperti hanno potuto identificare con precisione una zona specifica del Monte Laura, focalizzando gli sforzi aerei su quell’area.

Il ritrovamento, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, ha visto gli aerosoccorritori calarsi con verricello in un profondo canalone, dove l’uomo era precipitato a seguito di uno scivolamento lungo un sentiero particolarmente impervio.
L’operazione di recupero, tecnicamente complessa, è stata eseguita con rapidità ed efficacia, garantendo il trasferimento dell’uomo al campo sportivo di Andreis, dove lo attendeva il personale sanitario del 118 per le cure del caso.
Nonostante le tre notti trascorse all’aperto, in condizioni climatiche avverse, l’escursionista è apparso in condizioni fisiche sorprendentemente buone, seppur provato dall’esperienza.
Questo risultato testimonia la sua resilienza e, al contempo, sottolinea l’importanza di una preparazione adeguata per le escursioni in montagna, così come l’efficacia delle procedure di ricerca e soccorso attuate.

L’episodio evidenzia, inoltre, il ruolo cruciale di strumenti moderni, come i selfie e l’analisi delle immagini satellitari, nell’ottimizzazione delle operazioni di ricerca in ambiente montano.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap