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martedì 11 Novembre 2025

Everest: Potenziata la stazione sismica Io.Evn

La stazione sismologica Io.

Evn, situata a un’altitudine vertiginosa di 5050 metri sull’Everest, rappresenta un punto cruciale nella rete globale di monitoraggio sismico e geofisico.

Questa avanzata infrastruttura, frutto della collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), l’associazione EvK2Cnr e l’Accademia Nepalese delle Scienze e delle Tecnologie, ha recentemente subito un significativo potenziamento, ampliando le sue capacità di raccolta dati e rafforzando il suo ruolo nella comprensione dei complessi processi geologici e climatici che interessano la regione himalayana.

Il cuore del potenziamento risiede nell’integrazione di strumentazione all’avanguardia.

Oltre al sismometro esistente, è stato aggiunto un accelerometro ad alta sensibilità, progettato per catturare le vibrazioni del terreno associate sia a eventi sismici globali che a micro-sismicità locale.

Particolarmente innovativo è l’installazione di un sensore a infrasuoni, un dispositivo capace di rilevare le basse frequenze sonore generate da fenomeni come crolli di roccia e ghiaccio, movimenti glaciali e potenziali attività vulcaniche sotterranee.

Franco Pettenati, geofisico del Crs dell’OGS e figura chiave nel progetto, sottolinea come questa nuova capacità di acquisizione dati permetterà un’indagine più approfondita degli “icequakes”, ovvero i terremoti di origine glaciale, eventi cruciali per lo studio dei cambiamenti climatici in atto.

La comprensione di questi eventi, infatti, fornisce informazioni preziose sui meccanismi di deformazione dei ghiacciai e sulla loro risposta all’aumento delle temperature globali.

Il potenziamento non si limita alla sismica.

Anche la stazione GPS ha subito un aggiornamento significativo.

L’acquisitore GPS Master è stato sostituito da un sistema combinato, affiancando un dispositivo commerciale con uno a basso costo, frutto dell’ingegnosità di David Zuliani dell’OGS.

Questa sinergia permette di massimizzare l’efficienza e l’affidabilità del sistema, garantendo la raccolta di dati geodetici fondamentali per lo studio della deformazione della crosta terrestre e dei movimenti tettonici nella regione.
La collaborazione con l’Università di Trieste, proprietaria dell’antenna GPS, è essenziale per l’interpretazione dei dati e la loro integrazione con modelli geodinamici.

Una nuova infrastruttura Wi-Fi ad alta capacità collega la stazione Io.
Evn e il sistema GPS al server principale dell’Osservatorio Piramide, assicurando una trasmissione dati rapida e continua.
Inaugurata il 19 maggio 2014, la stazione opera in modalità continua, campionando i segnali sismici con frequenze di 100, 20 e 2 Hz tramite digitalizzatori Guralp a 24 bit, garantendo un’elevata risoluzione temporale e dinamica.
I dati vengono trasmessi via satellite a Kathmandu e, infine, al centro di acquisizione dell’OGS in Italia, dove vengono elaborati e analizzati da un team di esperti.
L’episodio del 7 gennaio 2025, quando la stazione registrò la forte scossa di Mw 7.1 in Tibet centrale, testimonia l’importanza strategica di Io.

Evn come stazione sismica a banda larga più vicina all’epicentro, fornendo dati in tempo reale e cruciali per la valutazione del rischio sismico e la risposta alle emergenze.
In sintesi, la stazione Io.

Evn rappresenta un investimento cruciale per la scienza geofisica, contribuendo significativamente alla comprensione dei complessi processi che modellano il nostro pianeta, in particolare nelle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici e alle attività tettoniche.

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