La decisione di sospendere le attività dell’ex stabilimento siderurgico della Ferriera non è stata un atto isolato, ma il culmine di un percorso concertato, nato dalle istanze del territorio e pienamente condiviso dall’amministrazione. Un processo che, a nostro avviso, incarna un esempio virtuoso di transizione industriale sostenibile, capace di coniugare la tutela della salute pubblica, la salvaguardia dell’ambiente e la riqualificazione del tessuto socio-economico locale.L’intervento, che ha visto il coinvolgimento di diversi attori – dalla comunità locale all’ex Ministero dello Sviluppo Economico, con un contributo significativo del Ministro Patuanelli – si è concretizzato attraverso un accordo di programma che ha delineato una visione di rigenerazione urbana e di riconversione industriale. Questo approccio, lungi dall’essere una semplice cessazione di attività, ha permesso di evitare la perdita di posti di lavoro, focalizzandosi invece sulla riqualificazione professionale e sull’avvio di nuove opportunità lavorative in settori emergenti.L’impegno verso la decarbonizzazione, elemento centrale del progetto, testimonia una visione a lungo termine, orientata alla riduzione dell’impatto ambientale e all’adozione di pratiche produttive più responsabili. Il processo, tecnicamente complesso, è stato gestito con trasparenza e con il coinvolgimento di esperti, garantendo la sicurezza dei lavoratori e la minimizzazione dei rischi per la salute della popolazione residente.La riconversione industriale non si limita alla mera sostituzione di attività inquinanti con attività più “pulite”. Essa implica una profonda riflessione sul modello di sviluppo, una revisione dei processi produttivi e una ridefinizione del rapporto tra industria e territorio. L’esperienza della Ferriera può rappresentare un modello replicabile in altre aree industriali in crisi, un esempio di come la collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità possa portare a risultati concreti e positivi per tutti. La sfida ora è quella di esportare questo approccio, diffondendo le buone pratiche e promuovendo una transizione industriale equa e sostenibile, che metta al centro il benessere delle persone e la salvaguardia del pianeta.