La Riserva Naturale Regionale Foce Isonzo – Isola della Cona si configura come un avamposto cruciale per la salvaguardia della biodiversità, un’area di straordinaria importanza riconosciuta a livello internazionale con la sua inclusione tra le Zone Umide di Importanza Internazionale (Ramsar).
Questo prestigioso inserimento, sancito dalla Convenzione di Ramsar del 1971, sigla un ulteriore passo avanti nella tutela di un ecosistema fragile e vitale per l’equilibrio ecologico globale.
La designazione, formalizzata dal Segretariato Ramsar e comunicata al Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, culmina un percorso avviato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel 2015.
Il riconoscimento non solo valorizza il sito in sé, ma rafforza l’impegno regionale verso la conservazione delle zone umide, portando il numero di Aree Ramsar presenti nella regione a tre, un dato significativo che ne testimonia la ricchezza di patrimoni naturali.
La Riserva Foce Isonzo – Isola della Cona si estende per 15 chilometri, abbracciando un mosaico di ambienti palustri e costieri caratterizzati da una gradiente di salinità, con aree che testimoniano un’attenta opera di ripristino ambientale su ex coltivazioni.
Questo intervento, volto a riconnettere l’ecosistema con la sua configurazione originale, ha contribuito a incrementare la sua capacità di ospitare una straordinaria varietà di specie.
La riserva è un vero e proprio crocevia per gli uccelli acquatici.
Durante le stagioni migratorie e lo svernamento, la popolazione si attesta mediamente sui 25.
000 individui.
In particolare, l’inverno vede la presenza di consistenti gruppi di oche, attratte da un ambiente sicuro e ricco di risorse alimentari.
L’importanza della riserva va oltre il semplice conteggio degli individui: rappresenta un anello fondamentale nella catena migratoria di numerose specie, offrendo un punto di sosta essenziale per il loro percorso.
Ma la regione non si limita a questo gioiello.
La Laguna di Marano – Foci dello Stella, istituita nel 1979 e estesa per 1.
400 ettari, accoglie più di 200 specie di uccelli, con oltre 70 nidificanti.
La Valle Cavanata, nata nel 1978 e che si estende su 243 ettari, ospita un avifauna ancora più ricca, con oltre 270 specie di uccelli, tra cui 80 nidificanti.
L’insieme di queste tre Aree Ramsar – Foce Isonzo – Isola della Cona, Laguna di Marano – Foci dello Stella e Valle Cavanata – rappresenta un concentrato di biodiversità di eccezionale valore, vantando una delle più elevate densità e varietà di uccelli acquatici non solo in Italia, ma anche a livello europeo.
Questo riconoscimento sottolinea l’importanza cruciale di un approccio integrato alla gestione e alla conservazione di questi ecosistemi fragili, fondamentali per il benessere della regione e per il mantenimento della resilienza ambientale del pianeta.
La tutela di queste aree richiede un impegno costante e coordinato, coinvolgendo istituzioni, comunità locali e ricercatori, per garantire che future generazioni possano godere di questo inestimabile patrimonio naturale.