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domenica 16 Novembre 2025

Fratelli d’Italia: proposta di legge sull’integrazione e finanziamenti islamici

La recente presentazione, avvenuta nella cornice del Consiglio comunale, di una proposta di legge da parte di Fratelli d’Italia ha acceso un dibattito cruciale riguardante la salvaguardia dell’identità nazionale e la gestione delle dinamiche di integrazione religiosa.
L’iniziativa legislativa, già depositata alla Camera dei Deputati, mira a contrastare fenomeni di radicalizzazione religiosa e la potenziale frammentazione del tessuto sociale italiano, dando il via a una raccolta firme in provincia di Gorizia.

Il fulcro della proposta legislativa risiede nella necessità di regolamentare in maniera più stringente il finanziamento delle istituzioni islamiche presenti sul territorio nazionale.
Si propone, infatti, l’obbligo di trasparenza assoluta per i flussi finanziari provenienti dall’estero, garantendo la tracciabilità dei fondi e assicurando che non siano utilizzati per promuovere ideologie contrarie ai principi costituzionali.
In caso di propaganda di messaggi intolleranti o radicali, il provvedimento prevede la possibilità di sospensione o chiusura dei luoghi di culto, a discrezione del Prefetto, sulla base di una valutazione di pericolosità sociale.

Un altro elemento centrale della proposta è l’attenzione alla dignità femminile e alla libertà di scelta individuale.

Si intende, infatti, limitare l’uso di indumenti che ne ostacolino l’identità e l’autonomia, come burqa e niqab, considerati non solo simboli di oppressione culturale, ma anche potenziali strumenti di radicalizzazione e di minaccia alla sicurezza.

La legislazione si pone come baluardo contro costrizioni familiari, violenze domestiche e pratiche discriminatorie, come i cosiddetti “certificati di virginità”, che rappresentano una grave violazione dei diritti umani e della libertà personale.
L’europarlamentare Alessandro Ciriani ha sottolineato la necessità di un approccio europeo che non si limiti a garantire l’inclusione lavorativa e abitativa, ma che preveda anche un’armonizzazione culturale, affinché l’integrazione avvenga nel rispetto dei valori fondanti delle società ospitanti.
La senatrice Francesca Tubetti ha focalizzato l’attenzione sui significativi flussi di denaro che lasciano il territorio nazionale, destinati principalmente al Bangladesh, attraverso rimesse economiche provenienti da lavoratori impiegati, soprattutto a Monfalcone.
Queste ingenti somme, non considerate ai fini dell’ISEE, creano, a suo avviso, una disparità di trattamento tra i contribuenti italiani e i lavoratori stranieri, alterando le dinamiche di accesso ai servizi sociali e alle misure di sostegno al reddito.

La senatrice promuove, pertanto, una modifica al decreto fiscale riguardante i trasferimenti di denaro, attraverso un emendamento in Finanziaria, con l’obiettivo di uniformare le condizioni economiche e fiscali di tutti i cittadini.

L’iniziativa legislativa rappresenta un tentativo di affrontare, con strumenti giuridici mirati, le sfide poste dalla complessità delle dinamiche migratorie e religiose, mirando a preservare l’unità nazionale e a garantire la sicurezza e la dignità di tutti i cittadini.

L’obiettivo ultimo è quello di promuovere una convivenza civile basata sul rispetto reciproco, la legalità e la condivisione di valori comuni.

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