A Riva Trigoso, nel cuore del cantiere Fincantieri, si è ufficialmente inaugurata una fase cruciale per il futuro della Marina Militare italiana: l’inizio della costruzione delle prime due fregate di nuova generazione, le Fremm Evolution (Fremm Evo).
La cerimonia, che segna un passo avanti significativo nel programma di rinnovo della flotta, ha visto la partecipazione di figure chiave provenienti da Fincantieri, dalla Marina Militare, da Orizzonti Sistemi Navali (OSN) – la joint venture strategica tra Fincantieri e Leonardo – e da OCCAR (Organisation for Joint Armament Cooperation), ente responsabile della cooperazione internazionale in materia di armamenti.
Le Fremm Evo rappresentano un salto qualitativo rispetto alle precedenti unità Fremm, incarnando una visione di difesa marittima avanzata e orientata al futuro.
Questi nuovi vascelli non si limitano a migliorare le capacità operative esistenti, ma incorporano sviluppi tecnologici all’avanguardia, consolidando il posizionamento dell’Italia come leader nell’innovazione navale.
L’evoluzione tecnologica è il risultato diretto del programma “Legge Navale”, un ambizioso piano di modernizzazione, e del piano di “Mid Life Upgrade” delle unità di classe Orizzonte, un’esperienza che ha fornito preziose conoscenze e competenze applicabili alle nuove fregate.
La capacità di operare efficacemente in un contesto di minacce sempre più complesse e diversificate è al centro del design delle Fremm Evo.
Queste fregate non solo offriranno prestazioni operative superiori, ma saranno equipaggiate con sistemi avanzati per la difesa anti-drone, una priorità crescente nel panorama della sicurezza marittima.
Ancora più significativamente, le Fremm Evo saranno progettate per integrare e gestire operativamente sistemi senza equipaggio (UxV) in tutte le dimensioni: aerea, superficiale e sottomarina, aprendo nuove frontiere per la sorveglianza, la ricognizione e la difesa.
Questo approccio integrato massimizza l’efficacia operativa, riducendo al contempo il rischio per il personale umano.
Il cuore delle Fremm Evo è il suo sistema di combattimento, evoluto con il moderno ‘Combat Management System SADOC 4 Cyber-resilient’, una piattaforma robusta e protetta dalle minacce informatiche.
La sensoristica radar sarà potenziata dal radar Dual Band DBR-X-C a facce fisse, un elemento cruciale per la difesa contro missili balistici e per la gestione di scenari di guerra elettronica e attacchi missilistici.
L’aggiornamento della sonar suite e del sistema di comunicazione e data link tattici garantirà un elevato livello di interoperabilità con altre unità navali e forze armate alleate, fondamentale per le operazioni congiunte e la condivisione di informazioni in tempo reale.
Il contratto, siglato nel luglio 2024, testimonia l’impegno continuo di Orizzonti Sistemi Navali e OCCAR nel sostenere la modernizzazione della flotta italiana.
La consegna della prima fregata è prevista nel 2029, mentre la seconda unità completerà il programma nel 2030, contribuendo in modo significativo alla capacità di proiezione di potenza e alla sicurezza dei mari italiani e mediterranei.
Queste fregate, più che semplici navi, rappresentano un investimento nel futuro della difesa nazionale e un simbolo dell’eccellenza tecnologica italiana.