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Friuli, allarme Virus del Nilo: due casi a Rivignano Teor

Nella tranquilla cornice friulana di Rivignano Teor, comune situato nella provincia di Udine, l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale ha recentemente confermato la rilevazione di due casi di infezione da virus del Nilo Occidentale.

L’evento, pur isolato, desta attenzione e sollecita immediate azioni di prevenzione e controllo.
I due individui coinvolti, entrambi uomini di età superiore ai settantacinque anni e residenti in frazioni distanti circa cinque chilometri l’uno dall’altro, presentano condizioni cliniche complessivamente stabili e sintomi di lieve entità, circostanza fortunatamente rassicurante in relazione alla potenziale gravità della patologia.

Il virus del Nilo Occidentale, trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette appartenenti al genere *Culex*, rappresenta una zoonosi di crescente rilevanza a livello globale.

La sua diffusione è strettamente legata ai cicli riproduttivi delle zanzare e alla presenza di serbatoi animali, come uccelli selvatici, che fungono da amplificatori del virus.
L’epidemiologia della malattia varia significativamente in base a fattori ambientali, climatici e alla suscettibilità immunitaria delle popolazioni umane.
Sebbene la maggior parte delle infezioni rimanga asintomatica o si manifesti con sintomi simil-influenzali lievi, in una percentuale minore di casi può evolvere in forme neurologiche più severe, come meningite, encefalite e paralisi.
La reazione del comune di Rivignano Teor, guidato dal sindaco Fabrizio Mattiussi, è stata tempestiva e proattiva.

È stata immediatamente annunciata l’avvio di una campagna di prevenzione capillare sul territorio, volta a sensibilizzare la popolazione e a promuovere comportamenti a basso rischio.
Al fine di ridurre la popolazione zanzarologica, sono stati programmati tre interventi di disinfestazione mirati, previsti tra il 20 agosto e la fine di settembre, puntando a trattare le aree di riproduzione delle zanzare.

Inoltre, la Protezione Civile locale ha attivato un’iniziativa volta a distribuire gratuitamente pastiglie larvicide, invitando i residenti ad utilizzarle per il trattamento di tombini e caditoie all’interno delle loro proprietà private, agendo così in modo collaborativo per limitare la proliferazione delle larve di zanzara.
Questa situazione sottolinea l’importanza cruciale della sorveglianza epidemiologica, della gestione integrata dei vettori (che comprende misure di controllo larvicida e adulta, nonché la riduzione dei siti di riproduzione), e dell’educazione sanitaria della popolazione.
La collaborazione tra le istituzioni sanitarie, le autorità locali e i cittadini è fondamentale per mitigare il rischio di ulteriori casi e per proteggere la salute pubblica in un contesto di cambiamenti climatici che possono favorire la diffusione di malattie trasmesse da vettori.
La gestione efficace di questa emergenza, basata su dati scientifici e azioni concrete, rappresenta una sfida che richiede un impegno costante e coordinato.

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