Un’onda di commozione e solidarietà pervade il Friuli Venezia Giulia, un sentimento palpabile che si manifesta in gesti concreti di vicinanza all’Arma dei Carabinieri, scossa dalla tragica perdita di tre suoi componenti in un evento esplosivo nel Veronese.
Questi non sono semplici atti di circostanza, ma espressioni sentite di gratitudine e rispetto per un’istituzione che incarna il presidio del territorio e la tutela della sicurezza pubblica.
La serata triestina ha visto un significativo gesto istituzionale: le Volanti della Questura, in un atto di profonda simbiosi tra corpi di polizia, si sono recate al Comando Provinciale dei Carabinieri, accolte dal Colonnello Gianluca Migliozzi.
Questo incontro, al di là del protocollo, rappresenta un ponte di collaborazione e mutuo supporto, sottolineando come la sicurezza della collettività sia un obiettivo condiviso da forze diverse, ma unite da un giuramento e da un senso di responsabilità.
Il ringraziamento espresso dal Comando dei Carabinieri non è solo una formalità, ma un riconoscimento del valore di questa dimostrazione di unità e di spirito di corpo.
A Gorizia, un giovane ventenne ha scelto un gesto più intimo ma altrettanto significativo: un mazzo di fiori deposto con rispetto davanti alla caserma.
La sua motivazione, esplicata con semplicità disarmante, rivela una comprensione profonda del ruolo dell’Arma.
Non si tratta solo di applicazione della legge, ma di una presenza costante e silenziosa che garantisce la sicurezza quotidiana, spesso a costo del sacrificio personale.
La sua azione, per quanto modesta, incarna il sentimento diffuso di debito verso coloro che dedicano la propria vita a proteggere il bene comune.
Il Comando dei Carabinieri, accogliendo il giovane, ha riconosciuto in lui un portavoce della comunità, un eco della gratitudine popolare.
L’ondata di cordoglio non si limita a gesti singoli.
Il Comando isontino sottolinea l’afflusso di numerosi messaggi di condoglianze, attestazioni di affetto e solidarietà provenienti da cittadini, associazioni e rappresentanti delle istituzioni locali.
Questo coro di voci unite testimonia il profondo legame che intercorre tra l’Arma dei Carabinieri e il territorio che serve.
Il Colonnello Massimiliano Bolis, esprimendo la sua riconoscenza, ha evidenziato come questa dimostrazione di vicinanza popolare rafforzi il senso di appartenenza e di responsabilità dell’Arma.
Le autorità civili e militari che hanno voluto manifestare la loro solidarietà non hanno solo espresso dolore, ma hanno anche riaffermato l’importanza del ruolo dell’Arma come pilastro della sicurezza e della coesione sociale, un baluardo contro l’incertezza e la paura.
Questo momento di lutto, paradossalmente, si rivela un’occasione per rinsaldare i legami tra istituzioni e cittadini, ricordando il valore del servizio, del sacrificio e della dedizione al bene comune.







