domenica 17 Agosto 2025
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Friuli Venezia Giulia: crescita moderata e resilienza economica nel 2025

Il primo semestre del 2025 proietta il Friuli Venezia Giulia come un’area economica resiliente, capace di navigare le turbolenze del contesto globale con una crescita moderata ma costantemente positiva.

L’analisi condotta da Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, evidenzia una performance robusta, alimentata da un’esportazione dinamica, un consumo interno stabile e un mercato del lavoro in una fase di miglioramento significativa, segnando i livelli più alti degli ultimi dodici anni.
Lungi dall’essere immune alle incertezze internazionali, che persistono con la questione dei dazi come elemento di potenziale rischio, la regione dimostra una capacità di mantenersi su una traiettoria di sviluppo coerente e solida, testimoniando una profonda capacità di adattamento.

La crescita del Prodotto Interno Lordo regionale è stimata allo 0,5% per il 2025, un dato in linea con l’anno precedente e guidato da un’iniezione di capitali attraverso investimenti (+0,5%) e un’espansione marcata nel settore dei servizi (+1,2%), che riflette un’evoluzione verso un’economia sempre più orientata alla conoscenza e all’innovazione.
Un fattore chiave di questa performance positiva è rappresentato dall’export, che nel primo trimestre ha raggiunto i 6,2 miliardi di euro, registrando un aumento considerevole del 26,1% rispetto all’anno precedente.
Questo dato non solo colloca il Friuli Venezia Giulia come leader nazionale in termini di crescita delle esportazioni, ma rafforza anche il suo ruolo di piattaforma strategica per l’accesso a mercati globali diversificati, sfruttando la sua posizione geografica privilegiata e le sue infrastrutture logistiche avanzate.
Il mercato del lavoro, a sua volta, mostra segnali incoraggianti con un incremento dell’1,5% degli occupati, un tasso di occupazione attestato al 70% e un progressivo, seppur graduale, riequilibrio tra le opportunità occupazionali offerte a uomini e donne, indicando un impegno verso una maggiore inclusione sociale ed economica.

L’aumento del reddito disponibile delle famiglie, pari all’1,6% in termini reali, è un ulteriore indicatore di benessere e contribuisce a sostenere un consumo stabile, incentivando al contempo una maggiore propensione al risparmio, in un contesto di inflazione contenuta all’1%.

Questo scenario economico favorevole permette alle famiglie di disporre di risorse aggiuntive per investimenti futuri o per far fronte a eventuali imprevisti.

Agrusti sottolinea con cautela l’importanza di monitorare attentamente le dinamiche internazionali, ma evidenzia come la regione possieda basi solide, un’elevata capacità di reazione e strumenti concreti per trasformare le sfide in opportunità di crescita.

Un approccio strategico, basato sulla condivisione di visioni e la collaborazione tra i diversi attori economici, è fondamentale per consolidare i risultati raggiunti e proiettarsi verso il futuro.

In questo contesto, il piano decennale per il settore manifatturiero, sviluppato in partnership con attori strategici, rappresenta un’iniziativa chiave per la trasformazione del tessuto produttivo regionale.
L’assemblea generale pubblica del 24 ottobre a Trieste, organizzata congiuntamente da Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine sotto l’egida di Confindustria Fvg, offrirà una piattaforma di confronto articolata, con la partecipazione stimata di oltre duemila persone, tra cui un numero significativo di giovani studenti.
Questo evento ambizioso si propone di approfondire scenari futuri, definire priorità strategiche e sviluppare azioni concrete per favorire uno sviluppo economico duraturo e inclusivo, rafforzando il ruolo del Friuli Venezia Giulia come motore di crescita per l’intera nazione.

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