L’impegno del Friuli Venezia Giulia nella costruzione di un ecosistema all’avanguardia per l’idrogeno rinnovabile si consolida e si espande, evolvendo da un investimento mirato a un progetto strategico di rilevanza europea.
Superata la fase di potenziamento delle infrastrutture, la Regione, con un investimento di 4,7 milioni di euro, focalizza l’attenzione sullo sviluppo del capitale umano, elemento chiave per la crescita e la competitività del territorio.
L’Assessore al Lavoro, Istruzione e Ricerca, Alessia Rosolen, ha annunciato un nuovo bando, aperto dal 1° settembre e con scadenza il 26 settembre, volto a sostenere progetti di ricerca innovativi nel campo dell’idrogeno rinnovabile, integrati e potenziati dalle infrastrutture scientifiche di nuova generazione, già oggetto di un precedente investimento di oltre 11 milioni di euro.
Questa iniziativa non si configura semplicemente come un finanziamento, ma come un investimento strategico finalizzato a creare un ambiente fertile per l’attrazione e la fidelizzazione di talenti di eccellenza, posizionando il Friuli Venezia Giulia come un centro di competenza riconosciuto a livello europeo nell’ambito dell’idrogeno.
L’obiettivo primario è quello di fungere da ponte cruciale, collegando la ricerca regionale con le imprese locali e con i centri di ricerca internazionali, promuovendo una collaborazione sinergica e creando un ecosistema di innovazione dinamico e competitivo.
Il precedente Avviso Infrastrutture ha già dato corpo a cinque poli di ricerca specializzati, ognuno con un focus specifico e un potenziale trasformativo: FUSE, dedicato allo stoccaggio sotterraneo di idrogeno; I-CAMPUS-H2, focalizzato sulla caratterizzazione di materiali e processi; H2SmartLab, orientato all’idrogeno rinnovabile e alle tecnologie intelligenti; E4H2, impegnato nell’efficienza energetica dell’idrogeno; e un’infrastruttura dedicata allo sviluppo di materiali avanzati per la transizione energetica.
Il nuovo bando si propone di finanziare progetti che sfruttino appieno le opportunità offerte da queste infrastrutture, stimolando l’innovazione lungo l’intera filiera dell’idrogeno rinnovabile, dalla produzione alla distribuzione, passando per le tecnologie di stoccaggio e le celle a combustibile, fino alla gestione intelligente delle reti.
Saranno ammesse candidature provenienti dagli enti già coinvolti nella realizzazione delle infrastrutture: istituti universitari, enti di ricerca e parchi scientifici.
L’iniziativa mira a coinvolgere un team di oltre venti ricercatori altamente qualificati, integrando le competenze regionali con quelle di istituzioni impegnate nel progetto NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley.
L’apertura triestina dell’evento EPhIC, European PhD Innovation Conference, ha rappresentato un momento cruciale per la visibilità internazionale del Friuli Venezia Giulia, attirando studiosi da tutta Europa e confermando la sua capacità di fungere da piattaforma di incontro per la comunità scientifica.
L’obiettivo ora è tradurre questa capacità di attrazione in opportunità concrete di lavoro e ricerca sul territorio regionale.
I progetti selezionati, con una durata massima di 48 mesi, dovranno essere presentati esclusivamente attraverso la piattaforma Istanze Online, seguendo rigide linee guida per la gestione delle risorse finanziarie, che includono la copertura di costi relativi a personale di ricerca, supporto tecnico e spese generali.
Questo bando rappresenta un investimento strategico non solo per il futuro energetico del Friuli Venezia Giulia, ma anche per la formazione di una nuova generazione di esperti nell’idrogeno rinnovabile, capaci di affrontare le sfide del futuro e di contribuire alla transizione verso un’economia più sostenibile e resiliente.