Friuli Venezia Giulia: Leader nella produzione di farmaci salvavita

Il Friuli Venezia Giulia si conferma leader indiscusso nel panorama nazionale per quanto riguarda il contributo cruciale alla produzione di farmaci emoderivati, un settore di vitale importanza per la salute pubblica.
I dati recentemente presentati dall’Associazione Friulana Donatori di Sangue (AFDS) delineano un quadro di eccellenza, con una performance che supera significativamente le medie nazionali e dimostra un impegno costante verso l’autosufficienza del sistema sanitario regionale.
L’impegno dei cittadini friulani si traduce in una quantità di plasma destinato al frazionamento industriale che, nel 2025, si mantiene in linea con la programmazione regionale, fissata a 29,5 chilogrammi per mille abitanti.

Questo dato colloca il Friuli Venezia Giulia in una posizione di primato, con un indice di 24,8 chilogrammi per mille abitanti, ben al di sopra della media nazionale, che si attesta a 15,4 chilogrammi.

Questa differenza non è semplicemente un numero, ma riflette una cultura della donazione profondamente radicata nel tessuto sociale regionale e una forte consapevolezza dell’importanza di questo gesto altruistico.

Un altro indicatore significativo è rappresentato dalla percentuale di plasma ottenuto tramite aferesi plasmatica, una tecnica più avanzata rispetto alla semplice raccolta di sangue intero.

Il Friuli Venezia Giulia si distingue con un tasso del 52,5%, contro una media nazionale del 33,1%.

L’aferesi plasmatica permette di separare il plasma dal resto del sangue, consentendo di ottenere quantità maggiori di plasma di alta qualità, essenziale per la produzione di farmaci complessi e salvavita.
Questo elevato tasso testimonia l’investimento in tecnologie avanzate e la competenza del personale medico coinvolto.
La rete capillare dell’AFDS, che coinvolge circa 51.000 iscritti, di cui 25.000 donatori attivi distribuiti in 193 sezioni sul territorio regionale, è un elemento chiave di questo successo.
L’impegno concreto si traduce in un raccolto consistente: 23.015 sacche di sangue intero e 10.536 unità di plasmaferesi, superando gli obiettivi fissati dal Centro Regionale Sangue.

Questi risultati non sono frutto del caso, ma il risultato di una programmazione attenta e di un lavoro costante di sensibilizzazione e reclutamento di nuovi donatori.
La programmazione regionale non si limita alla semplice raccolta, ma mira a garantire un sistema efficiente e sostenibile.
L’obiettivo primario è l’autosufficienza del sistema sanitario, minimizzando gli sprechi e le difficoltà logistiche derivanti da eccedenze difficili da gestire.

Questa visione strategica riflette una consapevolezza dell’importanza di preservare risorse preziose e di ottimizzare i processi, a beneficio dell’intera comunità.
Il futuro si prospetta con la necessità di consolidare questi risultati, affrontando le sfide legate alla ricerca di nuovi donatori e al mantenimento di alti standard qualitativi, per continuare a garantire un flusso costante di farmaci emoderivati salvavita.

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