La Regione Friuli Venezia Giulia ha formalizzato un piano strategico per la salvaguardia della salute dei lavoratori esposti a ondate di calore e irradiazione solare, un intervento che si inserisce nel quadro più ampio delle linee guida nazionali definite dalla Conferenza delle Regioni del 19 giugno.
L’iniziativa, annunciata dall’Assessore Regionale alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, rappresenta una risposta concreta all’incremento delle temperature medie e alla crescente incidenza di eventi meteorologici estremi, fenomeni amplificati dai cambiamenti climatici in atto.
Il documento deliberativo trascrive un protocollo tecnico-organizzativo volto a minimizzare i rischi legati al calore negli ambienti di lavoro.
L’attenzione è focalizzata su settori particolarmente vulnerabili, quali l’agricoltura, l’edilizia e la logistica, dove le attività si svolgono spesso all’aperto e in condizioni di elevata esposizione.
Il piano non si limita a suggerimenti, ma impone una riorganizzazione del lavoro in funzione delle previsioni meteorologiche, con la limitazione o la sospensione delle attività durante le ore di picco termica.
Sono previste pause obbligatorie in aree fresche e ombreggiate, garantendo l’accesso costante ad acqua potabile e promuovendo l’uso di indumenti protettivi specifici, progettati per favorire la traspirazione e ridurre l’assorbimento del calore.
L’approccio regionale va oltre la semplice mitigazione dei sintomi acuti, mirando a una prevenzione sistemica e duratura.
La delibera aggiorna e potenzia le normative esistenti, rafforzando il ruolo della sorveglianza sanitaria e introducendo strumenti avanzati per la valutazione quantitativa del rischio termico.
Si tratta di un’evoluzione che tiene conto delle nuove conoscenze scientifiche e delle tecnologie disponibili per monitorare le condizioni ambientali e lo stato di salute dei lavoratori.
Un elemento cruciale del piano è l’impegno verso i datori di lavoro, sollecitati a sviluppare piani di gestione dell’emergenza calore personalizzati per le proprie realtà aziendali.
Questi piani, basati su una valutazione approfondita del rischio e sulla partecipazione attiva dei rappresentanti dei lavoratori, devono prevedere procedure dettagliate per la gestione di situazioni critiche, l’identificazione di lavoratori a rischio e la fornitura di assistenza adeguata.
La Regione intende inoltre promuovere la condivisione di buone pratiche e l’organizzazione di corsi di formazione per datori di lavoro, responsabili della sicurezza e lavoratori, al fine di sensibilizzare e diffondere una cultura della prevenzione e della protezione.
Il piano si pone come un investimento nella salute e nella sicurezza dei lavoratori, contribuendo a garantire un ambiente di lavoro più sano e sostenibile anche di fronte alle sfide imposte dal cambiamento climatico.