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venerdì 7 Novembre 2025

Furti in Nord Italia: Arrestati due albanesi, indagine complessa

Nel corso di un’articolata operazione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone hanno posto fine all’attività di un gruppo criminale transnazionale, localizzando e arrestando due cittadini albanesi.
Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Pordenone, derivano da un’indagine approfondita che ha portato alla luce una serie di 13 furti in abitazione perpetrati tra febbraio e marzo del 2024.

L’area di azione della banda si è estesa su un’ampia porzione del Nord Italia, includendo le province di Pordenone, Udine, Venezia, Bergamo e Cremona, evidenziando un’organizzazione complessa e una capacità di pianificazione di notevole entità.

L’indagine, condotta con tecniche investigative avanzate, ha permesso di ricostruire le dinamiche operative della banda, specializzata nella selezione di abitazioni isolate, spesso situate in zone periferiche o rurali, presumibilmente scelte in base a una preliminare ricognizione volta a valutare l’efficacia dei sistemi di sicurezza e le abitudini dei residenti.

Si ipotizza che il gruppo abbia agito sfruttando la vulnerabilità di queste aree, approfittando della scarsa densità abitativa e della relativa lontananza dai centri abitati.
L’attività criminale non si è limitata ai furti in abitazione, come emerso dalle indagini.
I due arrestati sono inoltre accusati di reati di ricettazione di veicoli rubati, un elemento che suggerisce una ramificata rete di supporto logistico e una possibile connessione con altre attività illegali.

Il riciclaggio, ulteriore capo d’accusa, indica una capacità di reinvestire i proventi illeciti, potenzialmente finanziando ulteriori attività criminali e rendendo più difficile la tracciabilità dei fondi.

La resistenza a pubblico ufficiale, infine, testimonia l’atteggiamento di opposizione al momento dell’arresto, suggerendo una certa audacia e una mancanza di collaborazione con le autorità.
Attualmente, altri due complici risultano latitanti e sono attivamente ricercati dalle forze dell’ordine.

La loro cattura è considerata prioritaria per completare il quadro dell’organizzazione criminale e per individuare eventuali ulteriori vittime o aree colpite.

Le indagini proseguono a tutto campo, con l’obiettivo di ricostruire le connessioni tra i membri della banda, di individuare i responsabili di eventuali finanziamenti illeciti e di recuperare i beni illecitamente acquisiti.

L’operazione sottolinea l’importanza della collaborazione interprovinciale e l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale.

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