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sabato 15 Novembre 2025

FVG, primo semestre 2025: crescita fragile e settori a due velocità.

Analisi della performance economica del Friuli Venezia Giulia nel primo semestre 2025: una crescita fragile e disomogeneaIl primo semestre del 2025 si presenta come un periodo di transizione per l’economia del Friuli Venezia Giulia, caratterizzato da una crescita contenuta e da un andamento disomogeneo tra i diversi settori.
L’incremento del Prodotto Interno Lordo regionale, attestatosi allo 0,4% rispetto al primo semestre del 2024, riflette un quadro complesso, segnato da segnali contrastanti e da una lenta ripresa dopo un triennio di flessioni.

L’industria, colonna portante dell’economia regionale, ha mostrato una sostanziale stabilità, mantenendo livelli di valore aggiunto comparabili a quelli del periodo corrispondente del 2024.
Questo dato, pur non indicando un declino, segnala una difficoltà a generare un’espansione significativa, probabilmente a causa di fattori esterni, come l’incertezza geopolitica e le tensioni sulle catene di approvvigionamento globali.

Un elemento positivo emerge dal comparto delle esportazioni, che ha registrato un incremento del 6,6%.

Questo risultato è stato trainato in particolare dal settore dei trasporti, beneficiando di consegne di navi da crociera.
Questo dato sottolinea l’importanza strategica del settore marittimo per la regione, evidenziando la necessità di investimenti e politiche di supporto a questo segmento.
Il settore delle costruzioni, in controtendenza rispetto a molti altri contesti nazionali, ha continuato a registrare una performance positiva, con un aumento del 29% nei primi nove mesi dell’anno.
Questo risultato è in parte attribuibile all’incremento degli investimenti pubblici, promossi dal 2021, e in particolare alle opere finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

L’efficace implementazione dei fondi europei rappresenta un’opportunità cruciale per stimolare la crescita e modernizzare le infrastrutture regionali.
Anche il settore terziario ha contribuito positivamente al risultato complessivo, con un aumento dell’8,7%.

Questa crescita riflette una maggiore dinamicità nel commercio, nei servizi alle imprese e nel turismo, sebbene l’impatto di questi ultimi rimanga ancora condizionato dall’evoluzione della situazione sanitaria globale.
Il sistema portuale regionale ha mostrato una lieve crescita della movimentazione delle merci, attestatasi allo 0,8% nei primi nove mesi.

Questo dato evidenzia il ruolo chiave della logistica e dei trasporti per l’economia regionale, sottolineando la necessità di investimenti per migliorare l’efficienza e la competitività dei porti.
Sul fronte occupazionale, si registra una stabilità generale, con una diminuzione dei lavoratori autonomi e un leggero aumento dei dipendenti.
Il saldo tra assunzioni e cessazioni nel settore privato, in particolare, è risultato positivo (+3,6%), grazie alla diffusione di contratti a tempo indeterminato, un segnale incoraggiante per la tenuta del mercato del lavoro regionale.
Nonostante questi segnali positivi, il potere d’acquisto delle famiglie è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al periodo precedente, suggerendo che i benefici della ripresa economica non si sono ancora tradotti in un miglioramento tangibile del tenore di vita.

La crescita dei finanziamenti alle famiglie (+2,8% a giugno) e l’aumento dei nuovi mutui abitativi (+41%), favorito dal calo dei tassi di interesse, indicano una maggiore propensione al credito e una ripresa del mercato immobiliare, ma non compensano la stagnazione dei redditi reali.
La moderata crescita dei depositi bancari delle famiglie (+1,5% su base annua) riflette una cautela nel spendere e una preferenza per la liquidità.
In conclusione, l’andamento economico del Friuli Venezia Giulia nel primo semestre del 2025 si configura come una ripresa fragile e disomogenea, con luci e ombre che richiedono un’attenta analisi e politiche mirate a sostenere la crescita, promuovere l’occupazione e migliorare il benessere delle famiglie.
La capacità di intercettare le opportunità offerte dai fondi europei e di affrontare le sfide globali sarà determinante per consolidare la ripresa e garantire un futuro prospero per la regione.

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