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domenica 9 Novembre 2025

Giulia Cecchettin vive nell’arte: la borsa che fa bene.

La borsa edizione 2025 del progetto “Dire, Fare, Amare”, un’iniziativa di Coop volta a promuovere l’educazione affettiva e la prevenzione della violenza di genere nelle scuole, si fa portavoce di un messaggio potente: la memoria di Giulia Cecchettin, la giovane tragicamente scomparsa due anni fa, vive attraverso la sua arte.
Il disegno che adorna la borsa, opera della stessa Giulia, è un simbolo tangibile di un talento interrotto e una speranza riaccesa attraverso un gesto di concreta solidarietà.
Coop Alleanza 3.0, insieme al circuito Coop Italia e alle librerie Coop, si impegna a devolvere 50 centesimi per ogni borsa venduta, destinando il ricavato alla Fondazione Cecchettin. Questa collaborazione, avviata lo scorso settembre, si estende a diverse aree, inclusa la formazione del personale, e rappresenta un impegno strutturale a sostegno di un’organizzazione che lavora per contrastare la violenza e promuovere una cultura del rispetto.

Il primo esemplare della tiratura di 90.000 borse è stato recentemente consegnato alla Fondazione Cecchettin presso il superstore Coop di Padova, in un momento simbolico di vicinanza e condivisione.

Chiara Faenza, responsabile sostenibilità Coop Italia, ha sottolineato come il progetto “Dire, Fare, Amare” rappresenti una riflessione profonda sull’impatto delle parole e sull’importanza della prevenzione, in risposta alla preoccupante escalation di episodi di violenza e degenerazione relazionale che affliggono la società.

La borsa, pertanto, non è solo un oggetto utile, ma anche uno strumento di conoscenza e divulgazione di un tema cruciale.
La Fondazione Cecchettin ha espresso gratitudine per l’iniziativa, evidenziando come il sogno di Giulia, aspirante illustratrice, possa continuare a vivere attraverso la circolazione della sua creazione.

L’opportunità di diffondere il suo disegno a un vasto pubblico è percepita come un modo semplice e commovente per onorare la sua memoria e per alimentare la consapevolezza sulla necessità di costruire relazioni sane e rispettose.
L’iniziativa si configura quindi come un connubio tra sensibilità umana e azione concreta, promuovendo attivamente una cultura della parità e del rispetto all’interno delle relazioni interpersonali, alimentando la speranza che il talento di Giulia, seppur tragicamente spento, possa ispirare future generazioni a costruire un mondo più giusto e pacifico.

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